Il tempo vola ed eccomi alla terza ed ultima gara del “Egyptian Swing”.
Come ho menzionato nel mio precedente articolo, i primi due tornei sono stati disputati vicino al mar rosso, mentre adesso mi trovo presso Il Cairo.
Questa settimana giocherò al New Giza Golf Club, un nuovissimo tracciato situato vicino alle famosissime piramidi di Giza.
Il campo ha la particolarità di essere stato costruito letteralmente dentro ad un “canyon”.
I contrasti tra le rocce bianche ed il verde acceso dei fairway creano dei colpi d’occhio meravigliosi e rendono queste 18 buche una vera e propria perla.
Non a caso il campo è stato votato come il più bello d’Egitto e undicesimo nel MENA (Middle-east & North Africa).
E’ un percorso da ben 7100 yards quindi decisamente lungo.
Per bilanciare la lunghezza delle buche il disegno propone dei fairway generosi.
Concede di “lasciarsi andare” con il primo colpo, ma poi mette subito alla prova la precisione dei ferri perché i green sono estremamente mossi e giganteschi.
Considerando che il green più grosso è lungo 54 metri, molte volte è meglio mancare il green dalla parte giusta piuttosto che prenderlo dal lato opposto della bandiera.
I tre putt sono dietro l’angolo!
Sembrerà banale dirlo, ma in questa gara verranno premiati quattro lati del gioco:
- I ferri medio-lunghi; quindi dal ferro 9 al ferro 6
- Il putt per via delle forti pendenze
- La strategia di gioco
- La pazienza
Dico pazienza perchè essendo un campo su cui si tirano tanti ferri lunghi al green, inevitabilmente la distanza media dei putt per il birdie sarà più alta rispetto al solito.
< distanza > percentuale di imbucare.
Avrò probabilmente tante occasioni da birdie, ma non banali quindi mi armerò di tanta pazienza.
Sicuramente il mio gioco si adatta molto al campo perciò non vedo l’ora di iniziare questa gara.
E’ incredibile essere già arrivato al termine del Egyptian Swing e poterlo chiudere su un campo così bello è certamente un valore aggiunto.
La ciliegina sarebbe…Shhhhhh! Non lo dico, porta sfortuna.