Sono tornato!
Mi scuso per la mia assenza della settimana scorsa, ma a causa di forze maggiori, sono rimasto in “panchina”.
Dopo essere rientrato dall’Egitto, durante il weekend ho iniziato a sentirmi male.
Ordinaria amministrazione quindi lieve mal di gola ed un po’ di naso tappato
Dopodiché ho iniziato a stare peggio.
Io ho avuto raramente la febbre in vita mia, ma questa volta ho avuto temperatura a 39 gradi per 4 giorni di fila.
Uno strazio!
Ovviamente ho effettuato il test del covid e sono risultato negativo, ciò nonostante ero veramente uno “zombie”.
Il problema vero è che avevo i tornei dell’Alps a Roma.
Non potevo permettermi di saltarli quindi ho stretto i denti e sono andato ugualmente.
E’ cambiata la mia preparazione vista la malattia?
Certamente, non ho potuto fare nulla.
In realtà qualcosa ho fatto, ma penso sia stato solo peggio; più facevo peggio giocavo.
In sostanza mi sono “schierato” sul tee della 1 del primo giorno di gara con forse trentacinque minuti di pratica in due giorni e cinque buche di prova campo.
Ho fatto lo sforzo di giocare qualche buca il giorno prima della gara solamente perchè il campo talmente duro ed in condizioni diverse dal solito che non giocare sarebbe stato un suicidio assistito per il taglio.
Pensare di poter avere un gioco che mi potesse permettere di vincere sarebbe stato chiedere troppo.
La mia vittoria è stata riuscire a giocare e ancora di più essere riuscito a passare il taglio.
Non dico di aver fatto un miracolo, ma ci sono andato vicino!
Il segreto? Quello di abbassare le aspettative.
Lo stato fisico penoso e di conseguenza anche la forma del mio gioco mi hanno portato semplicemente a buttare la palla avanti evitando il più possibile i problemi.
Significa non pretendere nulla, semplicemente tirare la palla avanti.
Lo so, sembra un atteggiamento da mollaccione, ma in realtà ho semplicemente accettato il mio stato di forma ed ho ottenuto il massimo.
Ci sono settimane in cui il massimo significa vincere, ed altre in cui il massimo significa passare il taglio.
E’ importantissimo lottare anche per passare il taglio perchè alla fine della stagione anche un punto può fare la differenza.
Finalmente dopo la prima gara sono stato meglio, ma sfortunatamente la seconda gara è iniziata dopo soli due giorni.
Non ho avuto particolare tempo né per riprendermi né per praticare, ma almeno sono tornato.
Giocare da stanchi porta sempre ad attuare compensazioni e poi arriva il conto.
Della serie: “hai voluto giocare da stanco? Ecco adesso per dispetto ti rovino lo swing!”.
Ho fatto quel che ho potuto e nonostante il gioco fosse migliorato qualche errore di troppo mi ha impedito di finire in alta classifica, però qualche punto l’ho buttato dentro ugualmente.
Da questi dieci giorni ho imparato che accettare quello che ho è fondamentale sia per divertirmi di più sia per riuscire ad ottimizzare il mio gioco.
Purtroppo questa volta non è stato il mio turno, ma la ruota gira e sono sicuro che presto sarà il mio turno sul podio.
Per il momento sono tornato!
Prometto che non salterò più l’appuntamento del venerdì per un po’.
A settimana prossima, mi sintonizzerò dall’America!