Di ritorno dall’estremità orientale della penisola italiana non si può, capitando da queste parti, non fermarsi nei dintorni di quella che è una delle mete, se non la meta, più famosa del Nord Italia e una delle principali attrazioni turistiche del mondo.
Venezia non rappresenta semplicemente un capolavoro di ingegneria ed architettura ma bensì esprime al meglio ciò che il concetto di ‘bello’ vuole effettivamente dire. E se l’enciclopedia Treccani spiega l’aggettivo come un qualcosa “che desta nell’animo, per lo più attraverso i sensi della vista o dell’udito, un’impressione esteticamente gradevole”, beh, che dire… l’ex Repubblica Marinara incarna perfettamente questa descrizione.
Perchè qui non si parla di bello soggettivo bensì di qualcosa che è oggettivamente stupefacente. L’aria che si respira lungo i canali, le vibrazioni che si provano ad attraversare i diversi ponti che collegano le isolette che compongono il comune e la maestosità che si percepisce quando si visitano le principali attrazioni, dal Palazzo del Doge ai diversi edifici storici sono un unicum emozionante e entusiasmante.
Naturalmente inserita tra i patrimoni dell’umanità dall’UNESCO insieme alla sua laguna, Venezia è una delle città più conosciute del mondo e tutti, una volta nella vita, che lo si voglia o no, ci passiamo. Ma siamo sicuri di prendere in considerazione le attrazioni corrette e di non tralasciare nulla?
Da non tralasciare naturalmente c’è il suo campo da golf, situato sul Lido di Venezia, una delle più grandi isole che punteggia la laguna. Il Golf Venezia, tra sport, natura e aria fresca sarà proprio il punto di partenza perfetto per la visita del capoluogo veneto e dei suoi dintorni.
Il Golf e la Club House
Primo club ad essere nato in terra veneta, il Golf Club Venezia risulta anche tra i più antichi d’Italia. Fondato nel 1928 e aperto al pubblico dal 1930, inizialmente il percorso era solamente di 9 buche. Il passaggio alle 18 canoniche arriva nei primi anni ’50, periodo nel quale la necessità di ampliare il tracciato (dato l’importante afflusso di persone) diventa impellente. Così nel 51, su progetto dell’architetto C.K. Cotton furono aggiunte le seconde 9 buche arrivando ad un Par 72.
Nel corso dei decenni sono passati da queste parti, durante le innumerevoli gare organizzate dal circolo, campioni, professionisti e personaggi del golf sia italiano che internazionale. Nomi del calibro di Arnold Palmer, Tony Jacklin, Severino Ballesteros, Johnny Miller, Sam Torrance, Lee Trevino, Costantino Rocca, Baldovino Dassù, Eamonn Darcy, e più di recente Edoardo e Francesco Molinari e Matteo Manassero, hanno testato e saggiato i fairway di questo campo.
Lungo 6.039 metri, a cavallo tra Mare Adriatico e laguna di Venezia, il percorso è immerso in un ecosistema unico. Contraddistinto da diverse peculiarità dei links, il proprio swing deve essere adeguato ai forti venti che possono soffiare sui green e agli alti alberi che delineano i v verdi fairways.
La Club House è stata ricavata attorno a quella che era una fortificazione austriaca costruita sull’isola per difendere la città lagunare. Caratterizzata da un’ampia veranda a ridosso del putting green, ospita segreteria, spogliatoi e deposito sacche e grazie al suo ristorante (dotato di terrazza panoramica) offre piatti tradizionali della laguna a tutte le ore del giorno.
Venezia segreta
Se può risultare banale visitare Venezia, altrettanto non lo è scoprire i migliori anfratti dove evitare frotte di genti e marasma cittadino.
- Pochi, se non quasi nessuno, eccetto i veneziani, sanno che il ghetto di Venezia, diviso rispettivamente in Ghetto nuovo e Ghetto vecchio, è particolarmente ben conservato e racconta una storia di tempi lontani. Istituito a partire dal 1516, i primi insediamenti in questa zona della città (sestiere Cannaregio) stabili risultano tuttavia a partire dal tardo 1300. Ancora oggi è rimasto il fulcro della comunità ebraica di Venezia e presenta sinagoghe e altri luoghi di culto. Da vedere (in totale rispetto) anche il cimitero ebraico, costruito alla fine del 1300 e collocato sull’isola del Lido di Venezia (non lontano dunque dal Golf), che è uno dei più antichi cimiteri ebraici di tutta Europa ancora esistenti. A Cannaregio, inoltre, si trova il Ponte del Chiodo, uno dei 446 ponti che aiuta la mobilità cittadina. Particolare perchè senza protezioni.
- Visitare la cripta di San Zaccaria, nell’omonima chiesa, è qualcosa di molto suggestivo. La cripta, realizzata tra il X e l’XI secolo e divise in tre navate, posta nel cuore di Venezia, ospita il corpo di San Tarasio, vescovo bizantino e patriarca di Costantinopoli. L’omonima chiesa nella quale si trova la cripta risale invece al IX secolo ed è nel sestiere di Castello.
- Visitare il monastero sull’isola di San Lazzaro degli Armeni dedicato all’Ordine Mechitarista. Posta a ovest rispetto al Lido di Venezia, l’isola è interamente occupata dal luogo di culto che risulta essere uno dei primi centri di culto al mondo per la cultura armena. L’isola, prima che venisse costituito l’edificio di culto era utilizzata per far scontare la quarantena ai malati o a quelli che arrivavano da lunghi viaggi per nave come lazzaretto (da qui il nome).
Tuttavia non bisogna solamente prendere un vaporetto per poter visitare qualcosa, anzi. I dintorni del Golf Club Venezia sono un lido perfetto per vivere una vacanza all’insegna della natura e del relax.
Nei pressi del circolo, infatti, si estende un’oasi tutelata dal WWF, polmone verde che racchiude flora e fauna in via di estinzione. Si presenta come una successione di dune che, dalla battigia antistante la spiaggia, si elevano via via verso l’interno, in dune embrionali, dune mobili e dune stabilizzate.
Golf Club Venezia
Indirizzo: Strada Vecchia, 1 Alberoni, (Venezia), tel: 041 731333, email: info@circologolfvenezia.it
Servizi:Driving Range con 20 postazioni dall’erba e 5 postazioni coperte, Bunker Area Pitching Green Putting Green, noleggio sacche, carrelli, carrelli elettrici e golf cart, pro shop.