Il golf chiama, il Pevero risponde – Sempre!

Chi conosce anche solo in minima parte il mondo golfistico italiano sa che l’Open d’Italia rappresenta il non plus ultra delle competizioni nel nostro Paese.

Quest’anno, in particolare, il field del principale torneo golfistico italiano che si disputa al Marco Simone Golf Club in preparazione per la Ryder Cup che verrà ospitata proprio qui il prossimo anno, si è arricchito decisamente con l’arrivo del n°2 al mondo Rory Mcilroy, neo vincitore della FedEx Cup (oggi ha chiuso il primo giro in 67 colpi con 1 Eagle, 4 birdie e 2 bogey) e con l’iscrizione di tanti, ma mai troppi, italiani (19 in tutto di cui 3 amateur).

Tuttavia pochi sanno che dalla sua nascita e fondazione, risalente al 1925 quando venne lanciato all’Alpino Golf Club per la prima volta, l’Open d’Italia ha avuto diverse location in giro per il Bel Paese. Due location, nello specifico, hanno portato la manifestazione in terra sarda, una nel profondo sud all’Is Molas Golf Club (nel ’76, vinto dall’italiano Baldovino Dassù, nell’82, nel 2000 e nel 2001) e una nel profondo nord al Pevero Golf Club nel ’78.

Esclusivo, lussureggiante e perfettamente curato, quest’ultimo è diventato nel corso degli anni una vera e propria chicca per gli amanti dello sport che non riescono a staccarsi dalla propria sacca anche durante le ferie. E non solo.

Il Pevero è sinonimo di affidabilità, sia per quanto riguarda gli elevati standard con cui è tenuto il percorso, sia per quanto riguarda l’offerta cheil territorio nelle sue vicinanze restituisce ai visitatori e ai soci.

Il Golf e la Club House

Siamo in provincia di Sassari nel cuore della Costa Smeralda. A due passi da Porto Rotondo, Porto Cervo, Capricciosi, La Maddalena, l’isola di Mortorio e chi più ne ha più ne metta. In pratica, in una sola riga siamo riusciti a nominare tra le principali mete turistiche estive della Sardegna.

Il percorso, naturalmente, è un 18 buche. Progettato e costruito da Robert Trent Jones tra il 1967 e il 1972, da sempre è considerato uno dei campi più challenge d’Europa. Il “Golf dei due Golfi” per la sua caratteristica più unica che rara di affacciarsi, sulle prime nove buche, sulla Baia del Grande Pevero e nelle seconde nove buche sulla Baia del Cala di Volpe.

5.805 metri che metteranno a dura prova il vostro gioco. 5 par 3, 5 par 5 e 8 par 4 (per un par totale di 72) che vi verrà incontro solamente con gli spettacolari scenari che si estenderanno di fronte ai vostri occhi. Per il resto, invece, attenti a studiare la strategia giusta, soprattutto quando spira il vento!

Il percorso infatti diventa estremamente challenging in condizioni di vento sostenute. Qui insidie ed ostacoli necessitano di grande tecnica, precisione e disciplina mentale. Un esempio è rapprentato dall’Open d’Italia del 1978, vinto da Dale Hayes su Tommy Horton, con uno score di 293 colpi, ben cinque colpi sopra il par del campo. Questo score è ancora oggi il peggior risultato con cui si è vinta una prova sul Tour Professionistico.

La Club House non è solo il luogo dove prepararsi al golf. Bensì è il luogo dove fluisce l’atmosfera conviviale che si è venuta a creare nel corso degli anni e dove si trovano tutte le strutture (e sono tante e di un certo livello) di cui si può aver bisogno: dagli spogliatoi al bar/ristorante, dalla piscina al centro benessere, dalla palestra al simulatore per il golf. Tutto a portata di un bastone…o quasi!

Cosa fare in Costa Smeralda

Essendo ancora stagione, non si possono non segnalare alcune spiagge o alcuni luoghi particolarmente belli sia dal punto di vista naturalistico che sportivo. Qui, infatti, il vento è quasi una costante e gli innumerevoli sport acquatici trovano un paradiso in terra.

  • Una spiaggia molto vicina e dunque comoda da raggiungere per coloro che volessero fare un bagno subito dopo la ‘partitella con gli amici’ è quella del Piccolo Pevero, che sorge al centro dell’omonimo Golfo con una splendida veduta sulle Isole Li Nibali.
  • Alcuni dei tratti più limpidi e alcune delle calette più affascinanti si trovano a Capriccioli. La Punta omonima non è l’unica spiaggia da visitare ma bensì bisogna informarsi a riguardo per trovare il punto giusto dove raggiungere il mare e godere di uno spazio meno affollato e più naturale.
  • Prendere un gommone o affittare una barca per andare a fare il bagno a Mortorio è super consigliato. Questa è anche la stagione giusta. Meno turisti, prezzi più bassi e giornate comunque calde. L’isola è uno spettacolo e molto piccola, scegliete da che punto calarvi in acqua in base alla direzione del vento.

Cosa vedere/fare in Costa Smeralda

  • Una gita fuori porta alla Maddalena è d’obbligo. Modo migliore per girarla? se siete leggermente allenati una bicicletta. Ancora meglio se si decide di attraversare il ponte che la collega con Caprera e girare anche quest’ultima in bicicletta, magari allungando fino alla spiaggia del relitto, un capolavoro di madre natura.
  • Visitare San Pantaleo, nell’entroterra di Olbia, definito il Paese degli Artisti e famoso per i suoi mercatini. Nei dintorni del borgo vennero girate anche alcune scene del famoso film 007 – La Spia che mi amava.
  • Porto Pollo, per la sua naturale conformazione geografica e morfologica è il principale spot per kite surf e windsurf d’Italia. l’Isola dei Gabbiani divide la baia in due e qui si respira davvero un aria internazionale.

Pevero Golf Club

Indirizzo: Via del Golf, 20 Porto Cervo SS, tel: 0789 976 400, email: peverogolfclub@marriott.com
Apertura: dal 12 settembre: Lun-Dom: 08.00 – 19.30
Servizi: bar/ristorante, noleggio carrelli, noleggio cart, caddy master, noleggio sacche, riparazione shaft/grip, spogliatoi, piscina, palestra, centro benessere, simulatore golf, pro shop, pitching green, putting green, campo pratica, golf academy.


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