Stai guardando cosa sta facendo Freddie?
Sarebbe stata la domanda che Tiger Woods ha fatto a Justin Thomas l’altra sera, mentre incollato alla televisione seguiva il suo amico Fred Couples scrivere un altro pezzo di storia del golf.
Lo ha rivelato lo stesso Thomas durante la conferenza stampa pre-torneo della CJCup nella Carolina del Sud.
Durante la sua sessione con i giornalisti mercoledì, a Thomas è stato chiesto se avesse seguito lo storico round vincente di Couples al SAS Championship’, dove il 12 sotto il par ed un totale di 60 colpi, sono stati descritti dallo stesso Couples come il “miglior round che avesse mai giocato”.
Thomas ha ammesso che non stesse guardando il golf, ma la partita Buffalo Bills-Kansas City Chiefs (“Ho programmato l’intera giornata di allenamento perché non vedevo l’ora di guardarla”).
Poi però il telefono di JT ha suonato e la persona che ha chiamato era qualcuno al quale non si poteva non rispondere: Tiger.
“Credo che Fred fosse alla 17 o alla 18 e Tiger mi ha chiamato”, ha detto Thomas. “E mi ha detto, ‘Lo stai guardando?’ Io ho risposto, ‘Sì, un bel gioco.’‘No, intendo Freddie è 11 sotto e sta giocando la 18.'”
“L’ultima volta che ho guardato era 9 o 10 sotto, ormai era fatta..”, ha ricordato Thomas. “Senza offesa per Fred, gli voglio un bene dell’anima, ma stava per vincere. Ero più interessato a guardare il football”.
È stato solo dopo aver risposto alla chiamata di Tiger che Thomas ha cambiato di nuovo canale per seguire il golf.
Questa è la parte divertente della storia, quella più intrigante è data dalla dichiarazione resa ai giornalisti qualche tempo fa da parte di Fred Couples.
“Sì, un’altra vittoria nel Champions Tour e probabilmente smetterò di giocare”, ha detto. “Giocherò ancora ad Augusta e probabilmente un paio di altri tornei compreso Sea Island”.
Couples ha aggiunto: “So di aver percorso molte miglia, ci vuole molto, molto lavoro [per giocare a questo livello]. Detesto giocare a golf mediocremente.
Non ho più il fisico (soprattutto la schiena) per praticare con regolarità, quindi lo faccio quando riesco, e a volte ripaga, a volte no. Ma non voglio fare il Champions Tour e finire 40°. Non è per questo che gioco”.
E ora? A 63 anni manterrà la promessa o il fuoco sacro riprenderà ad ardere e a far saltare sulla sedia Tiger ?
