E’ passata solo una settimana dal “The Match”, vinto da Justin Thomas e Jordan Spieth ai danni di Tiger Woods e Rory McIlroy, che già ci aspetta un’altro super evento: il PNC Championship.
Da quando Tiger si è presentato per la prima volta nel 2019, ha trasformato questo torneo da un tranquillo appuntamento del Champions Tour ad un’attesissimo evento dai toni “batticuore”.
Si gioca sostanzialmente padre e figlio in una due giorni attesissima, anche dai non appassionati.
Rivedremo Tiger quindi con il suo Charlie, che dall’anno scorso sembra sia stato innaffiato come una pianta: ora è alto, più forte e tira lungo. Talmente lungo da poter essere sempre davanti al papà con il tee-shot.
Quel tee-shot che da ragazzo non ha dato pochi problemi a Tiger.
Quindi se mai ti fosse passato per la testa di essere l’unico a soffrire il primo tee shot in gara, consolati, perché TW ci è già passato…fino a quando non ha escogitato un modo per risolvere la cosa.
A ottobre, Tiger si è prestato ad una sessione di domande e risposte con un gruppo di ragazzi al TGR Jr. Invitational a Pebble Beach. Lo sponsor di presentazione del TGR Jr. Invitational, ha twittato la risposta di Woods a una domanda sulla sua routine di riscaldamento.
Se ti capita di soffrire di “Primo-tee-shot-ite” presta molta attenzione alla sua risposta.
.@TigerWoods' warm-up process is tried and true. 💯 His response to a junior golfer’s question during a Q&A at the @TGRFound Jr. Invitational earlier this year can help shake those first tee jitters. #TeamTaylorMade pic.twitter.com/cVg09dJ8zF
— TaylorMade Golf (@TaylorMadeGolf) December 15, 2022
“Soffrivo tantissimo il primo tee shot da junior – mancavo il fairway ogni volta”, ha iniziato Woods. “Così mi sono inventato questa routine pre-gara. Se fai attenzione la faccio ancora oggi”.
Woods ha sempre avuto una routine di riscaldamento focalizzata e consapevole, che ha poi descritto in dettaglio.
“Uso tutta la sacca durante il riscaldamento”, ha detto. “Sempre lo stesso: sand wedge, ferro 8, ferro 4. Ora non tiro più il ferro 2, perché non posso, ma legno 5, legno 3, driver, ritorno al ferro 8, sand wedge a 60 gradi, e poi il bastone con il quale giocherò il primo tee shot”.
Woods ha ribadito che rendere la fase finale della sua pratica il più possibile simile all’esperienza del primo tee è una chiave importante per la routine di riscaldamento.
“Mi dirigo alla sacca, scelgo il bastone e immagino il colpo”, ha detto. “Conosco il vento, la forma del fairway, so dov’è la bandiera. E tiro il colpo. E se lo tiro male, rimetto il bastone in sacca, mi asciugo le mani, riprendo il bastone, lo rifaccio. Quando arrivo sul primo tee, mi dico, è proprio come sul campo pratica. È la stessa cosa. Stesso colpo. E ho iniziato ad avere molti più successi. Ho iniziato a vincere più tornei junior in quel modo, prendendo sempre più fiducia”.
Detta così sembra facile, ma anche qualsiasi dieta non avrà mai successo senza la costanza.
Seguite quindi la routine che ha consigliato Tiger ai ragazzi che lo ascoltavano e fatemi sapere!