Come si costruisce un campo da golf

Dopo aver progettato un campo da golf ed aver ottenuto tutti i permessi, inizia la fase di costruzione.

Il processo di costruzione è diverso per ogni campo; le variabili maggiori sono la posizione geografica, la natura del suolo ed il budget. Possiamo però delineare i passaggi principali che servono per trasformare il progetto in realtà.

L’architetto di campi da golf è il responsabile di tutte le fasi e ha il ruolo di prendere le decisioni più importanti e di coordinare tutti i professionisti coinvolti. 

I protagonisti della fase di costruzione sono gli Shaper. Gli shaper sono architetti specializzati nella modellazione di tee, fairway, bunker e green, utilizzando macchinari come bulldozer ed escavatori. Gli shaper sono dei veri e propri “scultori”, e il loro compito è quello di trasformare il progetto dell’architetto in realtà rendendo le ondulazioni del campo interessanti da giocare e integrando il tutto con il contesto naturale circostante.

1. Preparazione del sito

Prima che si inizino a costruire gli elementi golfistici veri e propri, è necessario preparare il terreno. Se il terreno è coperto da alberi vengono per prima cosa rimossi quelli non necessari, aprendo i corridoi per i fairway. Se sono presenti altri elementi non desiderati come rocce o vecchi edifici, vengono rimossi. 

2. Grandi movimenti di terra e preparazione infrastrutture

Qui inizia la costruzione vera e propria. Seguendo piani e disegni dell’architetto, le ditte specializzate effettuano i grandi movimenti di terra e costruiscono le varie infrastrutture, come per esempio sistemi per l’irrigazione, collegamenti tecnologici per la clubhouse, strade di accesso ecc…

3. Shaping (modellazione)

A questo punto gli shaper possono iniziare a costruire il campo da golf vero e proprio.

Solitamente i primi elementi che si costruiscono sono i green, così che possano essere seminati per primi. Poi si costruiscono fairway, bunker e tee.

La modellazione si divide in tre parti, con sostenziali differenze se parliamo di green, tee o fairway.

Per prima cosa si modella il terreno naturale per dare le forme principali, e si installano irrigatori e drenaggi. Poi l’area viene ricoperta da uno strato compreso tra i 10 e i 20cm di terreno ottimizzato per la crescita dell’erba, ed il tutto viene rimodellato in modo più dettagliato.

Infine, usando macchinari leggeri (fino ad arrivare al rastrello) viene effettuata la modellazione finale, avendo cura che ogni granello di terreno sia al posto giusto e che tutto sia pronto per la semina.

4. Semina

A questo punto la palla passa in mano al Superintendent, ovvero il capo della squadra dei greenkeeper e responsabile della manutenzione del percorso. Dopo aver deciso insieme all’architetto le migliori varietà di erba per garantire la migliore resa estetica e agronomica, dovrà decidere il modo migliore per insediare il tappeto erboso. Solitamente i green vengono seminati, mentre per fairway e tee si usano rotoli di prato pronto per accellerare il processo.

Nei primi anni il nuovo campo da golf è come un bambino che cresce: il tappeto erboso è delicato e ha bisogno di tempo per insediarsi al meglio, e il terreno subirà leggere modifiche dovute all’erosione ed alla compattazione del suolo.

Un nuovo campo può essere considerato maturo dopo 5-10 anni dall’apertura.


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