Torniamo a parlare di golf

Torniamo a parlare di golf

Nel tardo pomeriggio di ieri, un comunicato congiunto rilasciato dal PIF, il Fondo Sovrano saudita, dal PGA Tour e dal DP World Tour ha cambiato per sempre il mondo del golf professionistico.

Quella pace che ho auspicato tante volte in questi mesi sembrerebbe essere arrivata, infine.

Certo, quella di ieri é una dichiarazione di intenti, é solo il primo passo verso quella che i tre Tours chiamano “fusione delle operazioni commerciali sotto una comune proprietà”.

Il principale effetto, immediato, é la cessazione di ogni ostilità a partire, chiaramente, da quelle legali, che rappresentavano la più grande incognita, sia in termini di tempi che, soprattutto, in termini di riflessi economici per tutte le parti in causa.

E’ invece, ovviamente,  tutta da capire la declinazione della parte organizzativa.

Entando nel dettaglio, il comunicato recita :

“Le parti hanno sottoscritto un accordo che unisce gli affari ed i diritti correlati al settore golf del PIF (compresa la LIV Golf)  con gli affari ed i diritti del PGA Tour e del DP World Tour in un una nuova entità profit (dato molto importante, perché fino ad oggi il PGA Tour si definiva una entità non-profit, e non aveva alcuna intenzione di rinunciare a tale status, NDR) di proprietà comune, che garantisca a tutti gli azionisti benefici da un modello organizzativo che offra il massimo divertimento e la massima competitività tra i migliori giocatori del mondo”.

Jay Monahan, Commissioner del PGA Tour, ha dichiarato:

“Dopo due anni di caos e distrazione, questa é uan giornata storica per lo sport che noi tutti amiamo”

“Questa partnership di trasformazione é un riconoscimento dell’incommensurabile forza della storia, dell’eredità e del modello competitivo del PGA Tour, combinandolo con il DP World Tour e la LIV Golf – comprendendo l’aspetto della competizione a squadre – per creare una organizzazione che porterà beneficio ai giocatori, ai partners, commerciali e charity, ed ai tifosi”

“Siamo felici di muoverci in avanti, in sintonia con la LIV e l’esperienza di livello mondiale negli investimenti del PIF”

“Il mio plauso va al Governatore del PIF, Yasir Al-Rumayyan per la sua visione e per il suo approccio collaborativo e progressista…”.

E proprio Al-Rumayyan ha dichiarato, a sua volta:

“Oggi é un giorno emozionante per questo sport così speciale e per tutta la gente che coinvole in giro per il mondo”

“Siamo orgogliosi di essere partner del PGA Tour per fare leva sull’impareggiabile successo del PIF …”

“Siamo impegnati ad unire, promuovere e far crescere il gioco del golf in tutto il mondo, offrendo un prodotto di elevata qualità ai milioni di fans di lunga data, cercando di coltivarne di nuovi”.

In un videomessaggio, anche Keith Pelley, CEO del DP World Tour, ha espresso soddisfazione per l’accordo:

“Non c’é alcun dubbio, il fronte unito ha tutto il potenziale per disegnare in maniera positiva il futuro del golf. Segna anche la fine della divisione nel nostro sport e l’inizio di un nuovo capitolo nella sua evoluzione”

“Il contenzioso ed il disagio che sono stati in prima linea nella maggior parte delle nostre menti negli ultimi due anni sono terminati”.

Queste sono le dichiarazioni dei rappresentanti dei tre Tours.

Le reazioni del mondo del golf, a partire dai giocatori per arrivare ai tifosi, passando per i giornalisti e gli altri addetti ai lavori, coprono, come potrete immaginare, tutto lo spettro dei sentimenti, dalla felicità alla rabbia.

Ma io non voglio entrate nella querelle, che si é già accesa, tra sostenitori e detrattori di questo accordo.

Oggi vedo solo il lato positivo della cessazione di una guerra assurda che stava inghiottendo, lentamente ma inesorabilmente, il mondo del golf professionistico, a partire dai Tour minori, i primi a farne le spese (come é successo al PGA EuroPro Tour.NDR).

Quando i dettagli del nuovo modello organizzativo saranno resi noti, sarà possibile cominciare a fare le prime valutazioni di merito, e se dovranno essere negative, sarò il primo a dirlo.

Parleremo di nuovo, ed estesamente, di ciò che ha avuto inizio ieri.

Ma la fine della cause legali e non, la riapertura delle porte dei Tours ai giocatori che hanno dato le dimissioni e la cessazione dell’uso di termini come “ribelle” per me sono oggi motivo di soddisfazione.

Siamo tornati a parlare di golf.

Birretta?


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