La fine della battaglia legale tra LIV Golf e PGA Tour
Il primo effetto pratico dell’accordo tra PIF, PGA Tour e DP World Tour si é manifestato venerdì scorso.
Una delle clausole dell’accordo prevedeva, entro 10 giorni dalla firma dello stesso, la rinuncia consensuale a tutte le cause pendenti presso i tribunali tra il Tour statunitense e la Lega saudita.
Nel pomeriggio di venerdì, la clausola é stata ufficializzata tramite la presentazione di una mozione congiunta presso la Corte Distrettuale del Northern District of California.
La LIV Golf ha messo fine alla causa intentata nei confronti del PGA Tour per violazione delle norme antitrust.
Il PGA Tour, a sua volta, ha rinunziato alla prosecuzione della controquerela.
Giunge così alla fine, dopo 10 mesi, una battaglia che, al d là dei danni generati nell’ambito del golf giocato, rischiava di rivelarsi estremamente controproducente per entrambe le parti.
Dal lato della LIV Golf il problema sarebbe stato rappresentato dal fatto che il PIF, nella persona del suo governatore Yasir Al-Rumayyan, era destinato a finire sul banco dei testimoni (il Giudice era orientato in tal senso), facendo saltare l’immunità, da tempo riconosciuta al Fondo Sovrano nel mondo diplomatico ed economico, equiparandolo allo Stato sovrano stesso.
Per quanto riguarda il PGA Tour, invece, il fatto di trovarsi accusato di violazione della normativa antitrust negli Stati Uniti non si sarebbe certo risolto in una passeggiata di salute.
Vi ricordo, per c0mpletezza di cronaca, che contro il PGA Tour pende tuttora un’altra causa, intentata da un un noto avvocato statunitense, che ha lanciato una class action contro il Tour per i danni derivanti dall’impoverimento dell’offerta del “prodotto” (e qui, allo stato dell’arte, non vi é alcuna notizia di accordo o tregua, NDR).
La rinuncia volontaria alla causa ed alla controquerela ha una conseguenza estremamente importante.
L’accordo di “pace” concluso tra le parti prevede il fatto che entro la fine dell’anno la situazione complessiva venga disciplinata in maniera organica e dettagliata.
Se, per qualsiasi motivo, ciò non dovesse accadere, le due cause non potranno più essere riaperte.
Ma io voglio essere positivo e credere che questo brutto capitolo diventerà solo un ricordo, un momento della storia del golf professionistico, che ora deve pensare al suo futuro.