L’accordo quadro tra PIF, PGA Tour e DP World Tour

L’accordo quadro tra PIF, PGA Tour e DP World Tour

Dopo 20 giorni di attesa, é stato reso noto l’accordo quadro che detta le linee guida per il progetto di fusione commerciale dei tre maggiori Tour professionistici.

Il testo dell’accordo é stato reso pubblico subito dopo essere stato prodotto alla SubCommissione Permanente di Inchiesta del Senato statunitense che sta verificando i termini del patto destinato a cambiare per sempre il golf professionistico.

La documentazione raccolta é propedeutica alla seduta della Commissione in cui verranno ascoltati i rappresentanti delle organizzazioni coinvolte, fissata per l’11 luglio prossimo.

La prima cosa da sapere é che nel testo non ci sono notizie bomba.

Porta la data del 30 maggio, ed é il frutto di sei settimane di trattative.

Vediamo i punti salienti del documento.

PIF, PGA Tour e DP World Tour lavoreranno sotto l’ombrello di una nuova NewCo, il cui organo di governo sarà costituito, per la maggioranza, da soggetti designati dal PGA Tour (Jay Mohahan rivestira la carica di CEO della nuova entità, mentre Yasir Al-Rumayyan sarà il Presidente del Board).

Viene istituito un Communication Committe, che si occuperà di facilitare una transizione commerciale ‘morbida’ e di gestire la comunicazione tra PIF, LIV e PGA Tour (il DP World Tour non é nominato, NDR).

Il PIF rivestirà il ruolo di ‘premier corporate sponsor’ del PGA Tour, del DP World Tour e di altri Tours internazionali, e sarà title sponsor di almeno un evento.

Un intero passaggio del documento é dedicato alla coesistenza dei tre Tours, con la LIV al centro dell’attenzione.

E la parte più importante é quella finale, dove é sancito l’impegno a garantire la tanto agognata assegnazione dei punti OWGR.

Un altro punto rilevante é quello che riguarda il Player Status.

I tre soggetti si impegnano, secondo modalità da definire nell’accordo definitivo, a cooperare per definire un percorso, corretto ed obiettivo, per tutti i giocatori che vorranno iscriversi nuovamente al PGA Tour ed al DP World Tour nella prossima stagione (quella corrente, come abbiamo già visto, é destinata a continuare secondo lo status quo, NDR)., stabilendo criteri di ammissione compatibili con i regolamenti di ciascuno dei Tours.

Ultimo punto, ma non meno importante (soprattutto per il PGA Tour), é la clausola che, ad occhio, mi sembra la più articolata, che sancisce la fine delle battaglie legali.

Addetti ai lavori e fans si sono, ovviamente, già scatenati con commenti di vario tenore in merito alla sorte della LIV Golf, piuttosto che della mancanza di novità.

Io penso che, trattandosi di un accordo quadro, sia corretto attendere i suoi sviluppi.

Potrebbero esserci delle sorprese.


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