Notizie dal 151mo Open Championship

Notizie dal 151mo Open Championship

La tredicesima edizione dell’Open Championship disputata al Royal Liverpool Golf Club si é conclusa con la vittoria di Brian Harman, il nuovo dominatore di Hoylake.

Ma, a margine del più bel torneo professionistico al mondo (parere personale), sono emerse altre notizie importanti relativamente all’attuale situazione del golf mondiale.

Nel corso della conferenza stampa che lo vedeva protagonista, Martin Slumbers, CEO della R&A, ha rilasciato, tra le altre, una dichiarazione che non lascia spazio a dubbi di sorta, in merito alla disponibilità dell’organo di governo del golf europeo a lavorare con il Fondo Sovrano Saudita.

“Noi siamo, e contuinueremo ad essere, disponibili a trattare ai diversi potenziali sponsors”

“Abbiamo numerose aziende partner che ci sostengono e ci consentono di realizzare un evento come l’Open”

“Io credo che, in questi ultimi anni, il mondo sia cambiato, e non solo nel golf”

“Guardate il calcio, la Formula 1, il cricket. E sono certo che anche per il tennis non ci vorrà molto”

“Il mondo dello sport é mutato drammaticamente negli ultimi 12 mesi, e non é credibile che la R&A ed il golf in generale ignorino quello che é un cambiamento sociale di portata planetaria”

“Tenuto conto dei nostri parametri di valutazione, prenderemo in considerazione tutte le opportunità che si presenteranno”.

Una dichiarazione di intenti molto chiara, ma con quali obiettivi concreti e con quali tempistiche?

Sulle tempistiche ci é venuto in aiuto il Telegraph, con una notizia molto related, come usano dire i britannici.

Indovinate chi é stato ospite per assistere al torneo di uno degli sponsor principali dell’Open Championship?

Yasir Al-Rumayyan, il governatore del Fondo Sovrano.

Avrà assistito solo all’Open? Non credo.

Chiudo con un’altra notizia che mi ha molto colpito.

Stavolta il protagonista é Jon Rahm (secondo classificato, in compagnia, alle spalle di Brian Harman, NDR).

Nella sua intervista pre-gara ha toccato un argomento delicato.

Nell’ambito dell’accordo quadro tra i Tours, il Fondo Saudita ha dichiarato di essere disposto a predisporre dei risarcimenti a favore dei giocatori del PGA Tour che avevano declinato le offerte delle LIV Golf, preferendo continuare a giocare sul Tour americano.

Persino Rory Mclroy, che solitamente dice peste e corna della Lega Saudita, pur avendo dichiarato di non avere mai ricevuto alcuna offerta dalla LIV, alla fine ha approvato la proposta.

Ebbene, Jon Rahm dice no.

In totale disaccordo con il suo compagno del Team Europe, non usa mezzi termini.

“Non credo assolutamente che ci debba essere alcuna forma di risarcimento”

“No, io sono rimasto sul PGA Tour perché credo che sia la cosa migliore per me e per il golf che intendo giocare”

“Come ho già avuto modo di dire, ho già vissuto grandi emozioni facendo ciò che faccio”

“Sono profondamente grato, perché tutto ciò che é accaduto é stato possibile grazie al programma che il PGA Tour mi ha garantito”.


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