Il Senato statunitense “insegue” Yasir Al-Rumayyan
Come sappiamo, nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla SubCommissione Permanente di Inchiesta del Senato statunitense in merito all’accordo tra i Tours, un peso rilevante é stato attribuito, fin dall’inizio, alle testimonianze dei diretti interessati.
In particolare, la testimonianza di Yasir Al-Rumayyan, governatore del PIF, é ritenuta di grande importanza, dato il ruolo cruciale che il Fondo Sovrano saudita ha nella rivoluzione in atto nel mondo del golf professionistico.
Ebbene, Al-Rumayyan aveva, in un primo tempo, manifestato l’impossibilità a presentarsi a testimoniare, secondo il calendario fissato dalla SubCommissione, a causa della sovrapposizione con impegni precedenti presenti nella sua agenda.
Ora però è emersa una motivazione totalmente diversa.
I legali del governatore hanno recapitato una missiva alla SubCommissione, dove Al-Rumayyan si definisce, nell’ambito dell’inchiesta, “testimone improprio”.
La tesi si basa sul fatto che egli é “un ambasciatore legato alle leggi del Regno (saudita, NDR) aventi ad oggetto la riservatezza di determinate informazioni”.
Anche i documenti richiesti al PIF solleverebbero problematiche legate all’immunità diplomatica riconosciuta la al Fondo Sovrano.
Questo tema non é nuovo, era già stato messo in campo dai legali della LIV Golf nell’ambito delle causa (e della controcausa) con il PGA Tour, ma era stata sostanzialmente rigettata dalla Corte Distrettuale.
Ebbene, anche nell’ambito dell’inchiesta del Senato la tesi non ha avuto miglior sorte.
In una lettera resa nota mercoledì scorso, Richard Blumenthal, presidente della SubCommissione, ha respinto al mittente le argomentazioni di Al-Rumayyan.
“Come risulta evidente dalla lettera inviata il 27 luglio scorso, la Commissione sta cercando di comprendere gli scopi dell’investimento negli Stati Uniti da parte del PIF e di conoscere i progetti del PIF riguardo il PGA Tour ed altri soggetti statunitensi”
“La Sua testimonianza e la produzione dei documenti richiesti sono necessari per raggiungere tale obiettivo”
“Se il PIF intende intraprendere attività commerciali con gli Stati Uniti (l’accordo quadro prevede la nascita di una entità profit, NDR), deve essere soggetto alla legge degli Stati Uniti ed alla vigilanza degli enti preposti. L’inchiesta di questa SubCommissione fa parte di tale attività di vigilanza”.
Il termine fissato da Blumentahl per adempiere alle richieste era la fine della scorsa settimana.
Vi tengo aggiornati.