La Adidas intenta una causa contro la LIV Golf
Secondo quanto riportato da Front Office Sports la Adidas AG ha presentato un atto di opposizione presso la U.S. Patent and Trademark contro la LIV Golf.
Oggetto dell’opposizione sarebbero cinque domande di registrazione del marchio presentate dalla Lega saudita.
Secondo l’azienda tedesca, il logo della LIV Golf “incorpora tre strisce in un modo tale da renderlo simile e confondibile con il marchio Adidas nell’aspetto e nella percezione commerciale complessiva”.
Sembra alquanto inverosimile che l’azione cautelativa della Adidas possa avere successo.
Lo scenario più probabile, a detta di un esperto, é quello che porterebbe alla conclusione di un accordo tra le parti che limiterebbe l’uso della ‘L’ (logo ridotto della LIV, NDR)su determinati prodotti (vi ricordo che sul sito della LIV Golf é presente uno shop discretamente fornito di prodotti, tuttavia non accessible dal nostro paese, NDR).
La situazione é alquanto curiosa, considerando le voci che, l’anno scorso, volevano l’azienda tedesca pronta a sponsorizzare in maniera “pesante” il Team 4 Aces GC di Dustin Johnson.
Ma qualcosa deve essersi rotto nel rapporto tra la Adidas e Johnson, tant’é che nello scorso febbraio l’azienda di Herzogenaurach ha messo fine al legame con il suo brand ambassador che durava da ben 15 anni.
Stessa sorte é toccata a Sergio Garcia, altro alfiere della Adidas per lungo tempo, che ha visto negarsi il rinnovo del contratto alla scadenza.
Eppure, nell’agosto dell’anno scorso, il CEO di Adidas Kasper Rorsted definì l’avvento della LIV Golf come una “normale evoluzione” del golf.
Quello che mi suona alquanto strano é che la Adidas abbia impiegato più di un anno per accorgersi che la “normale evoluzione” utilizzava un logo contentente delle strisce.
Ed ancora più strano é il timore di confusione da parte dell’azienda tedesca, che proprio sul suo sito istituzionale afferma: “Se esiste una costante che chiunque può sempre riconoscere dall’inizio della storia del logo Adidas (1949, NDR) ad oggi, sono certamente le tre strisce”.