Sono stati resi noti i nomi dei dodici golfisti con disabilità che parteciperanno al primo Player Development Camp (PDC), la nuova iniziativa curata da EDGA e sostenuta dall’European Tour Group per formare i futuri giocatori del G4D Tour.
Si riuniranno in Portogallo, a Quinta do Lago, dal 21 al 25 gennaio 2024, e saranno seguiti da specialisti quali allenatori, nutrizionisti, esperti di performance ed esperti di marketing.
Questi sono i giocatori: Russell Aide (16 anni, Canada), Thomas Colombel (21 anni, Francia), Heather Gilks (18 anni, Inghilterra), Casper Holst-Christensen (27 anni, Danimarca), Mehmet Kazan (42 anni, Turchia), Tycho Kuiper ( 14 anni, Paesi Bassi), Rene Schwenk (24 anni, Germania), Daniel Slabbert (32 anni, Sud Africa), Natasha Stasiuk (25 anni, Canada), Gustav Stigsson-Andersson (18 anni, Svezia), Natascha Tennent (18 anni, 16, Australia) e Chris Willis (43 anni, Canada).
I partecipanti al PDC sono stati scelti tra coloro che non hanno mai partecipato a competizioni del G4D Tour, considerando anche il posizionamento nel ranking mondiale per golfisti con disabilità WR4GD.
Il presidente dell’EDGA Tony Bennett ha dichiarato: “Siamo lieti del numero di giocatori talentuosi ed entusiasti che prenderanno parte al nostro primo campo di sviluppo dei giocatori EDGA provenienti da 10 paesi, hanno tutti mostrato sete di imparare e gioia di spingersi oltre.
Anche se il G4D Tour è un’attrazione comprensibile per i giocatori che vogliono mettersi alla prova sui campi da golf da campionato nelle emozionanti settimane del DP World Tour, il PDC mira ad aiutare questi giocatori a sviluppare abilità per affrontare qualsiasi prova nel golf. Gli specialisti sul posto e le meravigliose strutture di Quinta do Lago daranno ai giocatori l’opportunità di esplorare il proprio potenziale”.
Tony Bennett ha poi aggiunto: “Il nostro lavoro è accompagnare il viaggio del golfista competitivo, senza soluzione di continuità. Non tutti vogliono la stessa cosa dal golf, e questo è il messaggio generale per un panorama inclusivo, che consiste nel fornire scelta lungo il percorso del giocatore.
Non c’è mai stata un’opportunità così grande per i golfisti disabili, ma G4D è ancora giovane nel suo sviluppo e c’è molto altro da fare. Il PDC è solo una delle nostre iniziative che aiuteranno l’intero percorso dei giocatori, mentre vediamo aumentare il numero di campi da golf che migliorano le loro strutture, più allenatori professionisti imparano come allenare meglio i giocatori con disabilità e c’è un aumento del numero di tornei su tutti i livelli.”