Viktor Hovland stronca il direttivo del PGA Tour

(fonte SkySports)

Viktor Hovland stronca il direttivo del PGA Tour

E’ un momentaccio per il PGA Tour.

Mentre é difficile trovare qualcuno che esprima apprezzamento per come il Tour statunitense si sta muovendo (al di fuori dei suoi dirigenti), c’é la fila per criticare un aspetto, piuttosto che un altro, della intricata vicenda che Jay Monahan ed i suoi colleghi sono chiamati a dipanare.

In testa alla fila stavolta troviamo il protagonista della stagione 2022-2023 del PGA Tour, Viktor Hovland.

Nel corso di un’intervista rilasciata su ‘Fore’, il podcast sul golf di Discovery, il norvegse non ha usato mezzi termini.

Ha dichiarato di non essere rimasto sorpreso dalla scelta di Jon Rahm che lo ha portato ad unirsi alla LIV Golf:

“Sarebbe un pò troppo stupido criticare i giocatori perché scelgono di andarsene”

“Dopo tutto, i media raccontano i fatti da un solo punto di vista, mentre ci sono alcuni altri avvenimenti che accadono allo stesso tempo”

“Capisco appieno perché lui (Rahm, NDR) se ne sia andato”

“Si tratta veramente di un sacco di soldi”

“E, quantomeno, il direttivo del PGA Tour ha lavorato veramente male”

“Loro vedono i giocatori come fossero manodopera, e non come dei members

“Dopo tutto, noi siamo il PGA Tour. Senza i giocatori, non esiste nulla” (ricordo un giocatore mancino originario della California che diceva le stesse cose, NDR)

“Poi succede che tu possa vedere quello che accade dietro le quinte, come il direttivo prenda davvero le decisioni, che non vengono prese nell’interesse dei giocatori, ma in base a ciò che  é meglio per il management stesso”

“Loro non sono assolutamente dei giocatori professionisti, sono degli uomini di affari che decidono che una cosa va fatta in un certo modo invece che in un altro”

“C’é una grande arroganza dietro tutto questo”.

Nell’attuale panorama del golf professionistico, così spaccato, ci si aspetta che la mossa di Jon Rahm apra la strada ad altri abbandoni eccellenti.

Hovland é stato sin da subito uno degli indiziati principali.

Alla precisa domanda relativa alle sue intenzioni, se volesse unirsi a breve alla LIV Golf, lui ha risposto:

“Dubito di farlo”

“Per quanto mi riguarda, non credo che il loro prodotto sia così valido”

“Non sono sostenitore, per fare un esempio, di giocare un torneo semza il taglio”

“Un torneo deve avere almeno 150 giocatori ed il taglio”

“Se non giochi abbastanza bene, devi uscire. C’é un qualcosa in questo che rende il tuo gioco più definito”

“Se fossi passato alla LIV, non credo che sarei diventato un giocatore migliore, e questo, in un cero senso, mette fine alla discussione”

“Ma non mi sento di  criticare chi ha deciso di farlo”

“Credo pertanto che sia necessario trovare un accordo”.


Related Posts
Total
0
Share