A due passi da Hollywood, tra le colline di Los Angeles, si trova uno dei campi più eslusivi al mondo, il Riviera Country Club.
Questo percorso, che la scorsa settimana ha ospitato il Genesis Invitational del PGA Tour, è uno dei ritrovi preferiti delle star di Hollywood. Tra i soci illustri del passato vi sono Walt Disney, Charlie Chaplin e Greta Garbo; oggi invece ad una cena sociale potrete trovare Adam Sandler, Hugh Grant e Mark Walberg.
In questa vallata dominata da una mastodontica clubhouse però, la vera star è il campo da golf disegnato nel 1925 dal legendario architetto George C. Thomas.
Le 18 buche si snodano tra importanti dislivelli e una barranca che entra in gioco in molte occasioni. Le buche sono piene di opzioni strategiche, come sempre in un campo di Thomas, ed elementi particolari come il bunker al centro del green della 6.
La buca più famosa del campo però è senza dubbio la 10, par 4 drivabile che mette in mostra tutto il genio dell’architetto californiano.
I 285 metri di questa buca danno ai giocatori numerose possibilità: dal lay up con un ferro per lasciarsi un colpo pieno al green, fino ad attaccare l’asta direttamente col primo colpo. In tutti i casi la strategia viene dettata dalla posizione della bandiera.
Il green è piccolo e angolato, e ha una forte pendenza da destra a sinistra. È protetto da un bunker corto e uno lungo, e il luogo ideale per attaccare il green con il secondo colpo è protetto anch’esso da un bunker.
La genialità di questa buca sta nel fatto che il green è facilmente raggiungibile dal tee, ma la linea per arrivarci è cosparsa di ostacoli. In questo modo appena si cerca di aggredire troppo l’asta per cercare un eagle e si sbaglia dal lato sbagliato, il doppio bogey è dietro l’angolo anche per i migliori giocatori al mondo. Al contrario con un buon lay up dal tee sul lato sinistro è ancora possibile fare birdie, e per qualsiasi dilettante con un po’ di umiltà è quasi facile fare par.