Augusta Masters 2024 – Chi si porterà a casa la giacca verde?

Augusta Masters 2024 – Chi si porterà a casa la giacca verde?

Finalmente ci siamo! Si torna su Magnolia Lane, si torna sul campo da golf più iconico al mondo: benvenuti al The Masters 2024.

Sono tanti i temi di discussione prima del torneo: l’ennesimo ritorno di Tiger Woods, la continua sfida tra PGA e LIV e la corsa alla prima giacca verde di Rory McIlroy, il giocatore forse più sotto pressione di tutti.

Qui sotto troverete ogni dettaglio indispensabile per immergervi nelle lunghe ore di diretta, senza trascurare l’evoluzione delle condizioni meteorologiche, le innovazioni apportate al percorso e alcune previsioni, forse azzardate, su chi si porterà a casa il primo major del 2024.

Un piccolo ma significativo cambiamento al percorso

Prima di analizzare le dinamiche del torneo, è fondamentale evidenziare un cambiamento significativo nel percorso che potrebbe influenzare lo score finale dei giocatori.

L’Augusta National Golf Club ha annunciato una modifica al tee box della buca 2, il famoso par 5 tutto in discesa con dogleg a sinistra. Il punto di partenza è stato spostato indietro e a sinistra di circa 10 yard, con l’intento di rendere il bunker sulla destra del fairway una minaccia reale anche per i super bombardieri.

Il focus sulla seconda buca per il The Masters di quest’anno è particolarmente sensato, dato che nelle ultime tre edizioni è risultata essere una delle buche più facili del percorso, con una media di soli 4,56 colpi.

Pioggia e vento, ci saranno sorprese per il taglio?

Il Masters 2024 si apre sotto il segno dell’incertezza meteorologica, con il giovedì che promette un mix intenso di pioggia battente e fulmini, accompagnati da raffiche di vento che potranno toccare i 45 km/h. Il venerdì, invece, vedrà un miglioramento significativo del tempo con il sole che tornerà a splendere sui fairways, anche se il vento forte continuerà a soffiare, favorendo l’asciugatura veloce dei green ed aumentando le difficoltà soprattutto per i giocatori che scenderanno in campo nel pomeriggio.

Questa combinazione di elementi nei primi due giorni potrebbe riservare sorprese inaspettate, influenzando chi riuscirà a superare il taglio e chi no. Per il weekend sono previste condizioni perfette, che ci regaleranno il solito weekend di emozioni e un campo in condizioni ottimali.

Chi vincerà il primo major dell’anno?

Questa è la solita domanda da un milione di dollari, anzi da 3,2 milioni di dollari per essere precisi nel ricordare il montepremi in palio per il vincitore.

Guardando l’albo d’oro, l’ultima vera sorpresa risale al 2016, dove Danny Willett approfittò del crollo di Jordan Spieth durante l’ultimo giro, quando segnò un’incredibile 41 nelle seconde nove (impossibile dimenticare l’incredibile 7 al par 3 della 12).

I favori del pronostico sono d’obbligo per Jon Rahm (il super favorito dei bookmaker) e per Scottie Scheffler, numero 1 al mondo e il giocatore più in forma sul PGA, nonostante l’incredibile finale del Texas Children’s Houston Open e la poca precisione dimostrata su green molto simili a quelli che troveremo ad Augusta dove fece già grande fatica lo scorso anno.

Analizzando i dati da inizio 2024, ci sono due giocatori che riempiono le celle dei miei file di un bel verde brillante.

Il primo è Xander Schauffele, a cui manca ancora la vittoria quest’anno, ma che al momento è 4° nella FedEx Cup. I dati analizzati, soprattutto le statistiche del drive sia per accuracy che per distance, danno un chiaro ritorno ai livelli del biennio 2021-2022, dove vinse ben 3 tornei e l’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

Il secondo è Ludvig Åberg, fenomeno svedese che continua a scalare le classifiche mondiali. Potrebbe pagare lo scotto della sua prima partecipazione, ma la sua costanza da tee a green può essere la chiave per far tornare un rookie e vincere il The Masters dopo Fuzzy Zoeller nel 1979.

Last but not least, vorrei segnalare Justin Thomas. L’inizio di 2024 ha mostrato un altro giocatore rispetto al disastroso 2023, e la separazione dal suo caddie storico “Bones” Mackay è la testimonianza di una voglia di cambiamento e riscatto che, secondo me, vedremo già al The Masters.

Purtroppo non ci sono dati significativi riguardo il LIV, visto che si sono giocati solo 5 tornei da inizio anno e su campi poco comparabili ad Augusta. Nonostante questo il giocatore più in forma sembra essere il cileno Joaquin Niemann, quindi non posso escludere anche lui dalla lista dei papabili vincitori.

Vi chiederete, come mai non hai nominato Rory McIlroy tra i favoriti? Da grande tifoso di Rory, provo a farlo rimanere sotto traccia per la prima volta nelle mie analisi, magari questo aiuterà il nordirlandese a portare a casa la tanto agognata giacca verde.

Adesso non ci resta che goderci questi 4 giorni di spettacolo, dove metteremo finti meeting nei nostri calendar di lavoro per non essere disturbati da nessuno, cancelleremo le cene per sbaglio organizzate mesi fa e incendieremo le chat dei nostri amici golfisti.

Buon The Masters a tutti e che vinca il migliore!


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