Il Valhalla Golf Club ospiterà questa settimana il suo quarto PGA Championship. Nell’ultima edizione, ospitata nel 2014, Rory McIlroy vinse il suo ultimo major con un colpo di vantaggio su Phil Mickelson.
Il numero di major ospitati da questo club è eccezionale se si pensa che è stato inaugurato solo nel 1986, e che oltre ai vari PGA ha ospitato anche la Ryder Cup nel 2008.
Il campo, progettato da Jack Nicklaus, è stato pensato fin da subito per ospitare grandi tornei, e grazie ai legami del club con la PGA americana, ospitò il suo primo major solo dieci anni dopo l’apertura.
Il terreno, vicino Louisville, nel Kentucky, si rivelò ottimo per ospitare un campo da golf. Le gentili ondulazioni, i corsi d’acqua naturali e gli spazi ampi permisero a Jack Nicklaus e Desmond Muirhead di disegnare fairway ampi e districati tra ruscelli e praterie.
Il campo, in perfetto stile Nicklaus, è pensato per giocatori di alto livello e preferisce colpi al green in fade.
Una tradizione di tornei decisi all’ultima buca
Il percorso del Valhalla ha sempre regalato grande spettacolo. In tutti i major ospitati, compresi due Senior PGA Championship, il torneo è stato molto combattuto e il vincitore è sempre stato deciso all’ultima buca. In tre casi il Wanamaker Trophy è stato aggiudicato dopo un playoff.
Il putt di Tiger
Anche chi non ricorda di aver mai sentito parlare del Valhalla Golf Club, molto probabilmente ha visto un video del green della 16.
Alla prima buca di playoff del PGA Championship del 2000, Tiger Woods imbucò il putt per il birdie da 8 metri, indicando la palla quando era ancora a un metro e mezzo dalla buca. Un dei momenti più iconici della carriera di Tiger, che viene riproposto in ogni highlight della sua carriera e del torneo.
Le modifiche continue
Negli anni il campo ha subito diverse modifiche radicali. Oltre alla costruzione di nuovi tee e al riposizionamento di alcune buche, nel 2012 sono stati ricostruiti tutti i green del campo e aggiunti vari bunker.
Per questa edizione del torneo è stata cambiata la superficie dei fairway: dalla classica Agrostis (bentgrass) si è passati alla Zoysia. Questo tipo di erba, macroterma, permetterà alla superficie di gioco di essere più dura, garantendo più rimbalzi e più spettacolo.
Un altro green a isola
I grandi movimenti di terra effettuati in fase di costruzione hanno permesso la creazione di green particolari, come il green a isola della 13, e il famoso green a ferro di cavallo della 18.
Il green a isola della 13 è una delle immagini più usate del campo, anche se il par 4 di 315 metri non ha mai regalato grande spettacolo. Anche se raggiungibile con il drive dai migliori giocatori al mondo, il green è troppo penale per provare a tirarci dal tee. Nelle ultime edizioni giocate tutti i giocatori hanno usato la stessa strategia: un ferro medio dal tee per lasciarsi un sand all’asta dalla distanza preferita, con tanti birdie e pochissime palle in acqua.
Il Kentucky Derby
Luisville, Kentucky, è celebre per l’annuale Kentucky Derby, probabilmente la gara di cavalli più famosa al mondo. Per questo il PGA Championship al Vahalla ha sempre avuto molti collegamenti con l’equitazione. Tra questi il più subdolo è la forma del green della 18. Il green del par 5 di 515 metri infatti è a forma di ferro di cavallo.