Inferno a Pinehurst per il terzo major dell’anno

Inferno a Pinehurst per il terzo major dell’anno.

Prende il via oggi lo US Open n° 124 presso il Pinehurst Resort, sul diabolico campo N°2. Questo leggendario campo, noto per le sue condizioni spietate e il layout implacabile, ha guadagnato la reputazione di essere un vero incubo per qualsiasi golfista al mondo e sono sicuro che la USGA si sia impegnata a renderlo ancora più complesso per i fenomeni che lo affronteranno questa settimana. La grande notizia di questa settimana è che finalmente avremo 3 italiani in partenza: i fratelli Molinari e il grande ritorno in un major per Matteo Manassero.

Che percorso si troveranno i giocatori?

Il campo, un lunghissimo par 70 di 7.543 yard, è famoso per le sue difficoltà, inclusi green veloci a panettone e aree sabbiose invece del rough tradizionale che penalizzano più del solito la poca precisione dal tee. La progettazione di Donald Ross enfatizza l’approccio preciso e la creatività, infatti il campo può essere giocato in maniera differente in base alle caratteristiche del giocatore e questo lo rende davvero speciale. Al momento il punteggio previsto per la vittoria è di -2 totale, quindi sarà fondamentale affrontare in maniera precisa gli unici due par 5 del campo. Passiamo alle uniche due buone notizie per i giocatori questa settimana: la prima è che ci sarà sole per tutti e 4 i giorni con una leggera brezza che non influenzerà alcun colpo, la seconda è che il montepremi è salito a 21.4 milioni di $ e il vincitore si porterà a casa ben 4.3 milioni di $ (il 20% in più dell’edizione 2023 vinta da Wyndham Clark).

I super favoriti della settimana

Non vale neanche la pena parlare di Scottie Scheffler, tutti sanno che è, e sarà, il favorito numero 1 di tutti i tornei a cui prenderà parte. Andiamo a vedere le mie altre 3 top picks della settimana. Il primo nome è quello di Xander Schauffele non solo per la sua straordinaria forma ma soprattutto per lo strepitoso gioco da tee a green e la capacità di recuperare in fretta un errore intorno al green. Sono previsti  5,4 colpi a giro al green da più di 200 yards (25% in più rispetto alla media PGA). Questo significa che il secondo nome è sicuramente Bryson DeChambeau per la possibilità di giocare questi colpi con ferri parecchio aperti che gli consentiranno un atterraggio più dolce sulle lastre di vetro di Pinehurst. Ultimo nome è quello di Ludvig Åberg per via della sua precisione e lunghezza dal tee e per la capacità di leggere e puttare su green velocissimi, come abbiamo visto al Masters dove guadagnava più di 2 colpi rispetto al resto del field.

Chi sono gli outsider della settimana?

Anche qui farò 3 nomi che, secondo me, si adatteranno al meglio a questo campo. Il primo è quello di Ryan Fox. Il neozelandese è davvero in forma ed è da tutti riconosciuto come un bombardiere super preciso, ma in pochi si sono accorti del miglioramento delle sue statistiche sul putt e sugli approcci di questo 2024. Il secondo nome è quello di Cameron Smith, nonostante le recenti brutte performance nei major. Il giocatore del LIV è un esperto vero dei green veloci e da tee a green è uno dei migliori, dovrà solo trovare la giusta quadra sugli approcci questa settimana per poter vincere il suo secondo major. Il terzo ed ultimo nome, non è solo basato sui numeri ma è anche una speranza personale. Questo potrebbe essere il major di Sahith Theegala, attualmente sesto nella FedEx Cup e grande colpitore di ferri lunghi dove è uno dei primi 10 in questa statistica nel PGA Tour.

Cosa aspettarsi dagli italiani in campo?

Guardando la lunghezza del campo e le statistiche dei nostri, possiamo augurarci principalmente che tutti e tre passino il taglio che è al momento proiettato intorno a +4. Manassero è di sicuro il più in palla dei 3 in campo, ma si troverà a dover giocare secondi colpi lunghissimi al green e dovrà quasi sempre giocare per il Par sfruttando il suo ormai solidissimo gioco corto. Tutti speriamo che Chicco Molinari torni ad essere il “Laser Frankie” del 2018 e che possa migliorare le proprie statistiche sul putt che è fondamentale questa settimana. Dodo ha già fatto la magia di qualificarsi e potrà sfruttare la sua mente analitica per trovare strategie differenti che possono esorcizzare questo diabolico percorso.

L’inferno è pronto, voi lo siete?

Saranno 4 giorni di gara dove anche il minimo errore farà la differenza. Per noi seduti sul divano sarà una passeggiata e vedremo questi fenomeni faticare a far par. Non sarà sicuramente un torneo dove vedremo tanti colpi in asta e birdie a volontà, quindi prepariamoci ad applaudire anche un colpo al green che si fermerà a 5 metri dalla buca o un putt imbucato da 1 metro con pendenze nascoste. Sarà quasi sicuramente il major meno spettacolare dell’anno, ma questo è lo US Open dove solo chi saprà mantenere i nervi saldi e non perdere la pazienza potrà festeggiare domenica sera.


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