La Claret Jug è in cerca di un nuovo proprietario

La Claret Jug è in cerca di un nuovo proprietario.

Per la 152ª volta si torna a calcare i meravigliosi links di oltremanica e per la 10ª volta sarà il Royal Troon Golf Club ad ospitare l’Open Championship. L’ultima volta che questo campo ha ospitato questo meraviglioso torneo nel 2016, abbiamo assistito ad uno dei migliori duelli in stile “Ali vs. Frazier” che si sia mai visto su un campo da golf. Stenson superò Mickelson di tre colpi per vincere il suo primo ed unico major e il terzo classificato, J.B.Holmes, finì addirittura a 14 colpi di distanza. 157 giocatori vogliono diventare “The Champion Golfer of the Year” e portarsi a casa i 3.1 milioni di dollari in palio per il vincitore.

Che campo attende i giocatori?

Il Royal Troon ha subito cambiamenti significativi rispetto al 2016. Il percorso, aggiornato da Martin Ebert, ora misura ben 7.385 yards, con un aumento di 195 yards rispetto alla lunghezza precedente. Tra le modifiche principali ci sono nove nuovi tee di partenza e un nuovo bellissimo tee arretrato alla buca 10, che rende il tee shot completamente cieco. La buca 6, un par 5 di 623 yard, è ora la più lunga nella storia dell’Open Championship. Il percorso si può dividere in tre sezioni: un inizio relativamente facile, una parte centrale impegnativa con i classici venti trasversali dei links, e un finale difficile quasi sempre controvento.

Come provare a capire chi vincerà?

I primi quattro classificati nell’ultimo The Open tenutosi al Royal Troon si sono classificati rispettivamente 7º, 1º, 4º e 3º nello Scrambling, ovvero nell’essere capaci di recuperare un colpo sbagliato al green generalmente con approccio e one putt. Guardando indietro, sei dei primi sette classificati nell’Open del 2004 al Troon si sono posizionati tra i primi 12 nello Scrambling. Questa è la prima statistica chiave da tenere in considerazione per provare a predire il vincitore di quest’anno. La Driving Accuracy (precisione dal tee) è la seconda metrica più importante su questo campo visti i fairway strettissimi ed il rough molto sfidante che entra in gioco molto facilmente. Avendo il campo dei green molto piccoli, è fondamentale avere un colpo al green in fairway e la Driving Distance è poco se non per nulla rilevante. Analizzando ulteriormente i precedenti vincitori di questo Major, otto degli ultimi 10 vincitori dell’Open avevano già ottenuto un piazzamento tra i primi 10 nell’evento.

I Super Favoriti della settimana

Il mio principale favorito è Collin Morikawa, già vincitore del The Open nel 2021. La sua precisione e costanza dal tee con il suo fade controllato, lo rendono perfetto per i links scozzesi e le sua abilità su questa tipologia di green lo possono aiutare a conquistare la Claret Jug. Tommy Fleetwood ha sempre ben figurato in questo torneo. Si prospettano condizioni meteo difficili, soprattutto nel moving day di Sabato, e tutti sappiamo che in queste condizioni l’inglese può davvero fare la differenza utilizzando i suoi famosi punch shot. Eviterò di nominare come ultimo favorito i soliti Scheffler e McIlroy, al posto loro vorrei inserire Tony Finau. “The Family Man” ha ottenuto due piazzamenti tra i primi 10 in precedenti Open Championship ed è anche in un’ottima forma con tre top 10 consecutivi e cinque top 20 consecutivi, incluso un terzo posto allo U.S. Open. La cosa più importante è che Finau è terzo nella statistica sugli approcci e sesto per precisione da Tee a Green.

Le 3 scommesse di questo weekend

C’è un giocatore che ormai ha rubato il mio “cuore statistico”, e questo è Aaron Rai. Rai ha ottenuto tre piazzamenti consecutivi tra i primi 7 e il suo gioco è particolarmente adatto per i links. È tra i primi 10 nel tour di questa stagione per scrambling, GIR (Greens in Regulation) e colpi guadagnati con gli approcci. Alex Noren riesce a uscire dai guai come pochi altri golfisti al mondo, e questo percorso è pieno di insidie. Le sue statistiche sugli approcci e sulla precisione da tee a green sono solide e il suo putting è sopra la media. Ha terminato al 10º posto allo Scottish Open la scorsa settimana e al 12º posto al PGA Championship, quindi ha tutte le carte in regola per stupire. L’ultima “scommessa” è Tom Kim che sta alzando sempre di più l’asticella ogni anno. Da rookie lo scorso anno è riuscito a piazzarsi secondo e  durante lo Scottish Open della scorsa settimana ha dimostrato di essere un cecchino da tee a green guadagnando quasi 5 colpi su tutto il resto del field presente e ben 4 colpi sugli approcci.

Che lo spettacolo abbia inizio

Pot bunkers, fairway folto e meteo incerto attendono i giocatori questa settimana. Il fascino e la storia di questo torneo è qualcosa che non si può spiegare con poche parole e tutti i giocatori sognano di poter alzare la Claret Jug almeno una volta nella vita. Chi sarà incoronato “The Champion Golfer of the Year”?


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