Aldrich Potgieter ha conquistato il Rocket Classic del PGA Tour, vincendo alla quinta buca di playoff imbucando il putt per il birdie da 5 metri, superando Max Greyserman e Chris Kirk per il suo primo titolo sul circuito.
“Finalmente ho mandato una palla in buca” ha detto Potgieter, dopo che i tre giocatori avevano mancato diverse opportunità sul green, dando vita al playoff più lungo della stagione. Il giovane sudafricano ha festeggiato abbracciando il suo caddie, stringendo la mano a Greyserman e al suo caddie, per poi correre ad abbracciare il padre Heinrich.
A soli 20 anni, Potgieter è il giocatore più giovane del PGA Tour e il più potente in termini di distanza. È diventato il nono vincitore per la prima volta in questa stagione. Nato in Sudafrica, si è trasferito in Australia a 8 anni, per poi tornare in Sudafrica a 17 anni a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia di COVID-19, che avevano ridotto le sue opportunità di competizione. “Abbiamo dovuto rinunciare a molto, tra il trasferimento in Australia e il ritorno” ha dichiarato. “Emigrare non è facile. Venire da solo negli Stati Uniti all’inizio della mia carriera e impegnarmi al massimo, con mio padre qui, mi ha aiutato tantissimo.”
Potgieter, che a 17 anni aveva vinto il British Amateur, è stato il più giovane vincitore del Korn Ferry Tour l’anno scorso, diventando il secondo giocatore più giovane a ottenere la carta del PGA Tour subito dopo il suo ventesimo compleanno, dietro solo a Jason Day (19 anni nel 2007).
Chris Kirk è stato eliminato alla seconda buca di playoff, mancando un putt da poco più di un metro dopo aver mancato di poco un putt da meno di 3 metri alla prima buca extra, che avrebbe potuto regalargli la vittoria. Greyserman e Potgieter hanno avuto chance di chiudere alla 72ª buca al Detroit Golf Club, ma non sono riusciti a convertire i birdie che avrebbero spezzato il pari a -22 con Kirk.
“Questa cosa brucerà per un po’” ha ammesso Greyserman.
Potgieter, che aveva un vantaggio di due colpi all’inizio del round finale, ha chiuso con un 69 (-3), mentre Greyserman e Kirk hanno firmato un 67.
“Non era il mio momento” ha detto Greyserman, alla sua quarta piazza d’onore, ancora a caccia del primo successo sul PGA Tour.
Michael Thorbjornsen (67) e Jake Knapp (68) hanno chiuso a un colpo dal playoff. Collin Morikawa, numero 5 al mondo e miglior giocatore del field, non è riuscito a interrompere il suo digiuno di vittorie, che dura dall’ottobre 2023 al Baycurrent Classic in Giappone. Ha chiuso con un 68, a -19, in ottava posizione.
Il nostro Francesco Molinari, con un totale di -5 (71-68), ha mancato il taglio per un solo colpo, un risultato amaro che lo ha escluso dal weekend.
Keegan Bradley, capitano della Ryder Cup e fresco di vittoria al Travelers Championship, ora numero 7 al mondo, ha chiuso con un 67, classificandosi 41° a -12.
PGA Tour – Rocket Classic
Con l’ultimo Signature Event della stagione alle spalle, il PGA Tour torna a Detroit, Michigan, per il Rocket Classic, un appuntamento cruciale per i golfisti in corsa per i FedExCup Playoffs e un posto nella squadra della Ryder Cup. Il Detroit Golf Club ospiterà ancora una volta l’evento, ma al termine di questa edizione il campo subirà una ristrutturazione da 16 milioni di dollari, con nuovi green per tutte le 18 buche. Tra i protagonisti in campo, spicca la presenza di Francesco Molinari.
Il Detroit Golf Club (North Course), par 72, si estende per 6.740 metri ed è un gioiello progettato da Donald Ross, con green in pendenza che rappresentano la principale difesa del percorso. Per l’edizione 2024, il campo utilizza la buca 1 del South Course come terza buca del torneo. Con la ristrutturazione imminente, il team di agronomi potrebbe spingere i green al limite, rendendo il gioco ancora più impegnativo. Questo sarà l’ultimo Rocket Classic prima dei lavori, che promettono di rinnovare completamente l’esperienza di gioco.
Il field del Rocket Classic è di altissimo livello, guidato da Collin Morikawa, numero 5 del mondo, che vanta tre top-10 stagionali, tra cui due secondi posti a The Sentry e all’Arnold Palmer Invitational. Morikawa, che nel 2023 ha perso al playoff al suo debutto in questo torneo, è uno dei favoriti. Al suo fianco, Keegan Bradley, fresco di vittoria al Travelers Championship e ora numero 7 del ranking mondiale, cerca di mantenere il ritmo con i suoi cinque top-10 stagionali. Bradley torna a Detroit per la prima volta dal 2023, quando chiuse al 21° posto.
Il campione in carica Cam Davis, unico vincitore di due edizioni del Rocket Classic (2021 e 2024), difende il titolo. L’australiano, che l’anno scorso ha approfittato di un errore di Akshay Bhatia all’ultima buca, punta a diventare il primo a vincere consecutivamente, nonostante una stagione con un solo top-10. Tra i major champion presenti, anche Hideki Matsuyama, vincitore di The Sentry ma con un solo top-10 nel 2024, e i passati campioni Rickie Fowler, Tony Finau e Nate Lashley, vincitore dell’edizione inaugurale del 2019.
Il Rocket Classic è anche un palcoscenico per i giovani. Min Woo Lee, vincitore del Texas Children’s Houston Open e secondo a Detroit nel 2023, è ispirato dal recente successo della sorella Minjee Lee, campionessa del KPMG Women’s PGA Championship. Tra i debuttanti, spicca Dominic Clemons, che si è guadagnato un posto vincendo il Folds of Honor Collegiate, e Michael La Sasso finalista per il Haskins Award e campione NCAA individuale 2025. Joe Hooks, nativo di Detroit, farà il suo esordio dopo aver dominato il JOHN SHIPPEN Men’s Invitational con un totale di 10 sotto il par. Hooks, che ha giocato “più di mille” round al Detroit Golf Club, rappresenta una storia locale di ispirazione.
Il Rocket Classic segue il Travelers Championship, ultimo Signature Event del 2025, dove Keegan Bradley ha conquistato la vittoria, salendo al numero 8 della FedExCup. Altri movimenti significativi includono Russell Henley, passato dal 7° al 4° posto, e Harris English, ora al 9° posto. Il torneo di Detroit rappresenta un’opportunità cruciale per scalare la classifica e assicurarsi un posto nei playoff.
L’anno scorso, Cam Davis ha conquistato il suo secondo Rocket Classic grazie a un errore di Akshay Bhatia, che ha mancato un putt da 1,2 metri per il par all’ultima buca, finendo secondo a -17 insieme a Min Woo Lee, Davis Thompson e Aaron Rai. Davis, dopo un bogey iniziale, ha trovato il ritmo con tre birdie nelle prime nove e un birdie decisivo alla penultima buca, chiudendo con un par alla 18.
Potremo seguire il Rocket Classic su Discovery+ ed Eurosport 2 con la seguente programmazione e il commento di Isabella Calogero e Maurizio Trezzi: