Glide Forged Tour di Ping, Un buon passo avanti

Glide Forged Tour di Ping, Un buon passo avanti

Ping GlideÈ vero, non siamo abituati a vedere wedges della Ping. Siamo sempre stati abituati a vedere dominare marchi come Cleveland, Titleist e, negli ultimi anni, anche TaylorMade. Tuttavia, gli ultimi sand lanciati dalla casa americana con sede a Phoenix ha deciso di imporsi prepotentemente.

Famosa per i suoi vecchi driver G5 e G10 che furono tra i prodotti più utilizzati alla fine dei primi anni 2000 e per i suoi gloriosi Ping Zing, set di ferri incredibilmente avanzati per il loro tempo, Ping ha portato avanti anni di ricerca e sviluppo dedicati a migliorare ogni singolo aspetto del gioco.

Ed eccoci al dunque. I Ping Glide Forged Pro.

Ping GlideFormati da una testa forgiata in acciaio al carbonio 8620 leggermente più piccola rispetto al solito e da grooves profondi e ben progettati per avere una tolleranza ottima e una riptebilità unica, i Ping Glide Forged Pro sono un prodotto destinato alla maggior parte dei golfisti.

Si pensa sempre a distanza, distanza e distanza. Ogni volta che si compra un driver, un set di ferri, un ibrido o dei legni la domanda che sorge spontanea è: ma mi faranno davvero fare dei metri in più?

Quando si tratta di acquistare un wedge, invece, il tutto si riduce a puro feeling, pochi attimi di contatto con il terreno che ci fanno sussultare tra una flappa e un chippettino stupendo. Ecco che dunque i progettisti sono andati a lavorare su questo aspetto, il feeling. Perchè si sa. Il wedge di livello instilla fiducia nel giocatore grazie alle sue caratteristiche di adattabilità e duttilità.

I Ping Glide Forged Pro propongono una zona più scura nell’area d’impatto rispetto al tacco e alla punta della faccia che aiuta all’address i golfisti. Inoltre, una volta addressati, risultano più compatti, e dunque anche esteticamente più appaganti.Ping Glide

Ping ha anche spostato il primo groove, quello più in basso, ancora più giù. Sempre più vicino alla leading edge  per spalmarsi sull’intera lunghezza.

Come già detto, i grooves sono il fiore all’occhiello di questi bastoni. I wedge devono creare spin nel momento in cui lo si vuole. E per farlo Ping ha lavorato al dettaglio i suoi lunghi grooves su una superficie molto ampia.
In base al loft che si andrà a scegliere i grooves avranno caratteristiche diverse. Infatti, se andiamo ad acquistare un 50 o un 52, tendenzialmente andremo a giocarli da lontano, o dal fairway o dal rough e dunque devono avere una costruzione diversa perchè non necessitano di grooves profondi come quelli di un 56 o di un 62 gradi.

In aggiunta, ogni wedge della serie Glide Forged Pro ha un trattamento di smerigliatura apposito per creare maggior attrito.

Ping GlideDue fattori, i grooves ben studiati appositamente per ciascun bastone e il trattamento di smerigliatura che, secondo Ping, aiutano ad effettuare colpi a bassa velocità mantenendo un buon livello di spin, specialmente in condizioni di bagnato.

I Glide Forged Pro escono in due Grind, S e T. Con il grind S (50, 52, 54, 56, 58, 59, 60 gradi) questi wedge escono con un bounce di 10 gradi che dovrebbe aiutare i golfisti andare sotto la pallina con la leading edge e riuscire ad ottenere una grande varietà di colpi intorno al green.

Con il grind a T (58, 60, 62 gradi) i wedge hanno 3 gradi in meno di bounce rispetto al grind a S, con più rilievo del tallone e della punta e una suola più stretta. Questo dovrebbe aiutare i giocatori più esperti ad avere maggiore versatilità.

 

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