Praticare il focus con l’Inner Game®

Praticare il focus con l’Inner Game® (per riguardare le basi dell’Inner Game® ti lascio il link del mio articolo). Cosa significa esattamente? Torno ancora su un argomento di cui ho già parlato, e che, ascoltando gli atleti con cui lavoro, riscuote sempre grande interesse. Ci sono due concetti fondamentali da considerare quando si allena il focus attentivo.

  1. Il primo è non sforzarsi. Cercare di concentrarsi non solo non funziona, ma è controproducente, in quanto porta stanchezza e limita la visione. Ricorda che il focus segue l’interesse; ti basterà mettere l’attenzione su qualcosa di utile a ciò che stai facendo per attivare il focus.
  2. Il secondo concetto è restare in assenza di giudizio. Se diventando maggiormente consapevole delle tue distrazioni tenderai ad arrabbiarti con te stesso, ti distrarrai ancora di più dal tuo focus. Ricorda che l’energia va dove metti attenzione; se la disperdi concentrandoti su cose non utili rispetto a ciò che stai facendo, te ne resterà molta meno da dedicare al tuo compito!

Da quanto detto, è facile intuire come sia importante identificare una variabile cruciale su cui concentrare la propria attenzione, che sia strettamente legata a ciò che stai facendo.

Il tempo è sicuramente una variabile fondamentale per la maggior parte delle attività che si svolgono. Tempo inteso come ammontare del tempo necessario per svolgere una cosa, oppure come ritmo di esecuzione.

Per un lavoro da consegnare, un compito in classe da terminare, un tiro durante una partita di basket, il tempo è un fattore importante. Ed è certamente un fattore che esula dal tuo controllo. Sbagliato, a mio parere, parlare di gestione del tempo, ritengo molto più utile cercare di diventare consapevoli di quanto te ne occorre per svolgere un determinato compito. 

Se parliamo di golf, tennis, musica, salto agli ostacoli, nuoto, il rimo è sicuramente qualcosa che interviene in modo determinante nell’esecuzione. Ad esempio se il ritmo del tuo swing è troppo veloce rischierai di non eseguirlo correttamente, accelerando troppo qualche momento e perdendo in coordinazione. 

Un’altra variabile fondamentale nell’esecuzione dello swing, come nel colpo di tennis o nel tiro di basket, nelle corde della chitarra o nei tasti del pianoforte, è legata al contatto delle dita e della mano sull’attrezzo che stai utilizzando.

Quanta tensione c’è nelle tue mani o nelle tue dita? In che punto si concentra maggiormente? Ricorda che stai praticando il focus attentivo, quindi non devi cercare di fare nulla, se non percepire, diventare consapevole.

Come attivare questa attenzione?

Ci sono almeno 5 requisiti fondamentali affinché il tuo focus vada nella direzione più utile:

  1. L’obiettivo deve essere noto, alla tua portata ma stimolante. Un modo per fissare un obiettivo stimolante in un torneo di golf può essere legato al numero massimo di putt da eseguire, piuttosto che al numero massimo di buche in cui andare oltre il tuo hcp. In questo modo, quando andrai oltre, avrai l’opportunità di recuperare fino all’ultima buca, stimolando ulteriormente la tua attenzione.
  2. Il corpo e la mente devono essere connessi; non c’è sforzo e non c’è programmazione. Se stai pensando alla tecnica durante una gara, sarà praticamente impossibile per te entrare in stato di flow. Ricorda che nella “zona” i muscoli che utilizzi per il gesto atletico sono pochissimi; per questo non senti la fatica.
  3. Non ci sono distrazioni, o meglio, non sprechi energie in cose che non sono utili allo scopo. Sei tu a decidere cosa pensare. Se noti continuamente i movimenti degli altri o i rumori intorno a te, o resti legato ad un colpo sbagliato, un modo per riportare la tua attenzione su ciò che ti è utile è chiederti che consiglio daresti al tuo migliore amico in questa situazione.
  4. I tuoi pensieri sono semplici; non c’è giudizio ne aspettativa o “preveggenza”. Quando sei nel flusso, gli errori possono avvenire ugualmente, la differenza è sempre nel tuo modo di reagire. Qui non gli darai alcun peso, e la tua mente sarà immediatamente rivolta a trovare la soluzione. Se sei in una fase “down” e vedi solo i problemi, prova a parlarti con una voce divertente. Non prenderti troppo sul serio!
  5. Concentrati sul processo. Il risultato sarà una conseguenza. Certo, tutti i golfisti mi ripetono che è impossibile non avere in testa i punti, ma quando riesci a interessarti al compito che devi svolgere, lo score perde immediatamente di interesse. Se vuoi ottenere un certo risultato, immagina e descriviti nel dettaglio che colpo ti serve (alto, teso, morbido, con spin, a correre). Questo è il significato di stare nel processo. 

Citius, altius, fortius” dicevano i latini (n.d.r.più in fretta, più in alto, più forte). Cerca sempre di fare il tuo meglio, perché il benessere interiore non dipende da cosa si fa, ma da come lo si fa.


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