Cronache dal PGA Championship
Ho notato una cosa.
Nei tempi recenti (o recentissimi, se volete), quando si parla dei tornei del golf professionistico, e soprattutto dei Majors, le gesta sportive tendono a passare in secondo piano, a vantaggio degli accadimenti che, invece, possono alimentare il gossip.
Ed il PGA Championship appena concluso non fa eccezione alla regola.
Certo, mi direte voi, é mai successo che la Polizia arrestasse uno dei giocatori che si stava giocando il titolo?
Peraltro, non uno qualsiasi, ma il numero uno dell’OWGR.
Come saprete, gli Stati Uniti sono un paese molto rigoroso sotto il punto di vista del rispetto della legge, e coloro che sono preposti a farla rispettare non fanno differenze, nel momento dell’applicazione delle regole.
Scottie Scheffler ha provato sulla sua pelle ciò che é toccato ad altri professionisti, prima di lui.
A parte le vicende di Tiger Woods, note a tutti, altri golfisti del PGA Tour sono finiti negli schedari delle polizie dei vari Stati dell’Unione, come Dustin Johnson e John Daly.
Ah , John Daly!
In quanto vincitore del PGA Championship del 1991 disputato sul percorso del Crooked Stick Golf Club di Carmel (Indiana), anche JD aveva il suo posto in gara a Louisville.
Dopo un onesto +11 al primo giro, durante il quale ha fatto, come sempre, divertire i tifosi, si é ritirato per un fastidioso infortunio al pollice (!).
Ma il commento più significativo su Daly é certamente quello di PFT Commenter (profilo sotto cui si cela Eric Sollenberg, giornalista sportivo, NDR) che, stupito da quante sigarette fumi The Wild Thing (soprannome dei Daly,NDR), ha pubblicato un post che recita, testualmente:
“John Daly, ogni volta che gioca, si allena per farlo in altitudine, perché, praticamente, non respira ossigeno”.
Passiamo a Jon Rahm.
Lo spagnolo non ha passato il taglio, chiudendo le prime 36 buche in stretto par.
Nel corso del primo giro, dopo un colpo rimasto corto al green alla buca 16, ha lanciato a mulinello il suo ferro 7.
Dopo il taglio mancato, si é dichiarato sorpreso.
“Sono sorpreso perché sono arrivato qui con buone sensazioni, visto come come colpivo la palla in Australia e a Singapore, ed anche nella settimana che ha preceduto il torneo, specialmente sui tee shot”
“Ed invece sono crollato proprio lì, non riuscivo a prendere i fairways dal tee”
“Puoi fare dei birdies giocando dal fairway, ma dal rough…é un percorso difficile per fare score, ed é ciò che mi é capitato”.
Chiudo le cronache con Phil Mickelson.
Il mancino californiano, past champion 2021, ha mancato il taglio chiudendo le 36 buche a 4 sopra par, ma non ha comunque perso il suo buonumore.
In un video diventato virale su X, ad un tifoso che lo “provocava” puntando 1.000 cents sul fatto che non avrebbe chiuso la buca con il birdie, ha risposto serafico:
“Io non sono uno che scommette”.
Autoironia livello Master.