DP World Tour, PGA Tour e LIV Golf, é l’ora della tregua?

DP World Tour, PGA Tour e LIV Golf, é l’ora della tregua?

Negli ultimi due giorni si sono susseguite diverse notizie che costituiscono,a diverso titolo, segnali significativi del fatto che l’ora della tregua tra i Tours potrebbe essere scoccata.

La notizia più importante é arrivata da Dubai dove, a margine del Desert Classic, Danny Van Otterdijk, direttore responsabile della comunicazione del DP World, main sponsor dello European Tour, ha rilasciato delle dichiarazioni molto rilevanti.

Nell’affermare che il dialogo tra DP World e LIV Golf é aperto, ha poi precisato:

“Siamo in stretto contatto con i nostri amici della LIV Golf, mentre il golf si sviluppa nella nostra zona”

“La situazione deve essere sistemata nei mesi a venire, e noi lasceremo il compito agli organi di governo (dei Tours, NDR) di procedere con tale sistemazione”

“Personalmente credo che ciò che la LIV Golf ha fatto é riportare il gioco del golf al centro della conversazione”

“Sempre più gente si sta chiedendo ‘Cosa sta succedendo nel golf?’ e ‘Cosa ha intenzione di fare questo nuovo Tour?'”

“Alcuni gradiscono la cosa, altri no, e ciò é comprensibile, ma almeno (la LIV) ha fatto tornare la gente a parlare di golf”

“Noi crediamo che la sensibilità avrà la meglio e che verranno intavolate trattative che porteranno all’integrazione dei calendari”

“Sarà un bene per il gioco del golf”.

Dichiarazioni di questo tenore rilasciate da un alto dirigente che si occupa di comunicazione in questo preciso momento sono un chiaro segnale.

Ma non é l’unico.

Sono arrivati segnali di insofferenza per la situazione generale anche dai giocatori.

In un tweet di due giorni fa, Thomas Pieters ha stigmatizzato il fatto di non aver potuto partecipare al Genesis Invitational, nonostante la sua posizione nel World Ranking.

Anche dalle risposte al tweet emerge chiaro il problema dell’andamento dell’Allenza Strategica tta il PGA Tour ed il DP World Tour.

Con il passare del tempo, appare sempre più evidente uno sbilanciamento a favore del PGA Tour.

Un altro segnale arriva dallo schieramento della LIV Golf.

Secondo quanto riportato da The Fire Pit Collective, Brooks Koepka si sarebbe pentito della sua scelta di aderire alla Lega saudita.

Sembrerebbe che lo statunitense abbia preso tale decisione in un momento dove la sua forma fisica e la mancanza di risultati lo avrebbero indotto a garantirsi un introito certo tramite il fee di ingresso (100 milioni di $) riconosciutogli dalla LIV.

Ma, ora che ha recuperato la migliore condizione fisica, spinto anche dalla vittoria a Jeddah, nel penultino torneo della stagione 2022 della LIV Golf, Koepka starebbe ripensando il futuro della sua carriera.

Diciamo che tutti e tre i Commissioners hanno ottimi spunti di riflessione che, spero, non ignoreranno.

La strada verso la tregua é aperta.


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