I giocatori dello European Tour e l’Alleanza Strategica

I giocatori dello European Tour e l’Alleanza Strategica.

Qualche giorno fa abbiamo analizzato gli sviluppi dell’Alleanza Strategica tra il PGA Tour e lo European Tour.

Ora arrivano le prime reazioni dei giocatori del Tour europeo alla prospettiva di eventi co-sanctioned, da questa e dall’altra parte dell’oceano.

Il cambiamento più importante riguarda lo Scottish Open, che già ora (la pagina Facebook del torneo è già stata aggiornata, NDR) ha ricevuto il title sponsor Genesis.

Sotto il profilo organizzativo, l’accordo prevede che dalla prossima stagione i posti in gara siano pariteticamente (73 a testa) suddivisi tra i due Tours.

Nel caso di giocatori che siano presenti in entrambi i rankings e che intendano partecipare al torneo, i loro tickets di ingresso verranno scalati da quelli spettanti al PGA Tour.

In termini pratici, questo si tradurrà nella riduzione dei posti a disposizione per i journeymen dello European Tour.

I journeymen sono i giocatori che si trovano nelle zone basse del ranking, che devono lottare per raccogliere i punti per migliorare il loro status.

Mantenere od ottenere la Carta del Tour é un obiettivo che possono perseguire cercando di partecipare a tornei che portino punti (e montepremi, che non fa mai male).

Lo Scottish Open, in quanto evento delle Rolex Series, era uno di questi, dove tipicamente trovavano posto molti di loro.

Ma cosa pensano i giocatori?

Richard McEvoy, che gioca sul Tour europeo da quasi 20 anni e fa parte del Players’ Committee, crede che l’Alleanza sarà un bene per i giocatori.

“Ho visto questo primo annuncio come un passo positivo, e credo che altri giocatori la pensino come me”

“Sono stati due anni difficili per il Tour…l’alleanza con il PGA Tour é un passo importante verso un progetto di unione dei due circuiti più importanti”

“E’ stato sempre più difficile trovare sponsors, e lo European Tour ha fatto un lavoro fantastico finanziando alcuni tornei”

“Ma per quanto tempo ancora riuscirebbero a finanziarsi da soli?”

Passando all’argomento Scottish Open, McEvoy ha continuato:

“Se analizziamo la cosa da vicino, si tratta di un affare leggermente più vantaggioso per noi”

“Molti dei nostri top players, in virtù del doppio status, occuperanno posti dal lato PGA Tour”

“E’ probabile che non arriveranno molti giocatori da oltreoceano, perché loro sono abituati a giocare per montepremi del genere tutte le settimane”

“I 50 posti che spettano ai noi giocatori europei al Barbasol Championship ed al Barracuda Championship rappresentano una grande possibilità per fare esperienza negli USA”.

Dave Coupland era la prima riserva allo Scottish Open di quest’anno, arrivando dalla Q-School del 2019.

“E’ una cosa un pò strana, ho visto il comunicato stampa ma non ne so molto”

“In un certo senso é un fatto interessante, ci sono opportunità su entrambi i Tours”

“Sarebbe interessante ottenere dei posti nei tornei del PGA Tour o poter migliorare la tua posizione nella Race to Dubai, avendo la carta dalla Q-School”.

Siamo di fronte ad una importantissima svolta per il futuro del golf professionistico europeo, gli effetti sono difficilmente valutabili a priori.

Ne riparleremo certamente in futuro.


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