Il memorandum di Jay Monahan
Mercoledì scorso il Commissioner del PGA Tour ha compiuto il primo atto ufficiale dopo il ritorno alle sue funzioni.
Tutti i giocatori del Tour hanno ricevuto un memorandum che tocca diversi argomenti, tutti attuali.
Il primo punto annuncia il lancio del “Player Benefit Programme”, il piano che ha l’obiettivo di ricompensare la lealtà al PGA Tour dei giocatori che hanno a suo tempo respinto le offerte della LIV Golf.
“Abbiamo ottenuto indicazioni dai giocatori che ci aiuteranno a formare la potenziale struttura, i componenti ed a fissare la cronologia degli eventi”
“Il programma, una volta concluso l’accordo definitivo, sarà significativo in termini finanziari ed aggiuntivo rispetto al pacchetto di compensazione già previsto dal PGA Tour”.
Secondo argomento, altrettanto rilevante, la “Player Discipline” per il ritorno dei giocatori LIV sul Tour.
Viene istituita una task force, nelle persone di Andy Padzer, Jason Gore e Neera Shetty (tutti executives del Tour), che deciderà sulle eventuali penalizzazioni da attribuire ai giocatori che intendano iscriversi ex novo al PGA Tour stesso.
“Verranno tenuti in considerazione tutti gli aspetti dei regolamenti di torneo del Tour, ed ulteriori dettagli verrano resi noti dopo una adeguata valutazione”.
L’istituzione di un sentiero di ritorno per i giocatori é uno dei punti dell’accordo quadro, e mi sento di dire che attribuire delle penalizzazioni non mi sembra molto in sintonia con gli obiettivi dell’accordo stesso.
Argomento revisione delle caratteristiche della pallina.
Monahan ha chiaramente detto che il Tour non si atterrà ad una eventuale local rule, modificata dalla USGA e dalla R&A, che preveda l’uso di una palla meno performante.
Sembrerebbe una risposta indiretta alla dichiarazione fatta da Martin Slumbers, CEO di R&A, a margine dell’Open Championship, il quale ha affermato che “non fare nulla non é un’opzione”, riferendosi chiaramente al problema della distanza.
Trovandosi tra due fuochi, USGA da una parte e giocatori dall’altra, Monahan ha scelto di appoggiare la volontà dei secondi, non potendosi permettere, in questo momento, di avere un altro motivo di scontro con loro.
L’ultimo punto che vediamo brevemente é meno attuale, ma mi ha incuriosito per i risvolti che potrebbe avere.
Il Commissioner del PGA Tour ha annunciato che Colin Neville é stato chiamato a contribuire alla negoziazione dell’accordo finale al fine di garantire la trasparenza e l’efficienza delle procedure.
Ma chi é Colin Neville?
E’ partner del Raine Group, la potente merchant bank che ha lanciato e guida il progetto della Premier Golf League che, fino alla comparsa sulla scena della LIV Golf, intendeva proporsi come alternativa al PGA Tour.
La chiamata di Neville sottende la fine del progetto Premier Golf League?
E’ una domanda che aggiungo al mio elenco (già abbastanza lungo) in attesa delle risposte.