Il Team USA prende forma

Il Team USA prende forma

Meno di 60 giorni ci dividono dal via alla 44ma edizione della Ryder Cup.

Nella giornata di mercoledì é stato assegnato il primo posto in squadra ad un giocatore tramite le qualifiche automatiche.

Scottie Scheffler, dopo essere stato uno dei picks di Steve Stricker a Whistling Straits, si é guadagnato sul campo il diritto a vestire a Roma la casacca del Team USA.

Ma, ovviamente, le voci e le indiscrezioni si infittiscono, e così emergono i nomi di altri giocatori che potrebbero avere già il posto sull’aereo per Roma.

Una indicazione molto concreta é arrivata da Fred Couples, uno degli assistenti di Zach Johnson, che, nel corso di una intervista pubblicata da @SiriusXMPGATOUR, si é lasciato sfuggire i nomi di giocatori che si trovano on the bubble:

“Vi dirò, Max Homa ci sarà in Italia, senza mettere nei guai nessuno…Cameron Young ci sarà in Italia…Jordan Spieth? Sì, ci sarà anche lui”.

La situazione attuale delle qualifiche automatiche vede, a parte Scheffler che é già sicuro, Wyndham Clark, Brian Harman, Brooks Koepka, Xander Schauffele e Patrick Cantlay quali aventi diritto.

I tre giocatori nominati da Couples potrebbero comunque, nelle prossime settimane, guadagnarsi un posto nei sei qualificati automatici, grazie a delle prestazioni significative, soprattutto nei playoffs della FedEx Cup.

Il giocatore a rischio uscita dal sestetto é chiaramente Brooks Koepka, dato che, giocando sulla LIV Golf, non avrà modo di incrementare i punti Ryder.

Ma l’argomento della eventuale chiamata dei giocatori LIV da parte del Capitano del Team USA lo abbiamo già affrontato, per cui potrebbe essere in realtà un non-problema, né per Koepka, né per altri.

Incredibilmente, la vera incognita di quest’anno si chiama Justin Thomas.

Attualmente fuori dai PlayOffs (occupa la 75ma posizione), molto lontano dalla qualifica automatica (14mo) e in una annata di scarsa forma (confermata al taglio al 3M Open in corso al TPC Twin Cities). Thomas, uno dei depositari dello spirito del Team USA, deve affidarsi alla fiducia dello staff di Zach Johnson.

Fiducia che, secondo me, gli verrà accordata.

Sei vittorie, due sconfitte ed un pareggio in due edizioni di Ryder mi sembrano un buon curriculum, unitamente alla sua capacità di fare squadra.

O no?


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