Italiani alla caccia degli Stati Uniti

Signori e signore, amici golfisti e non golfisti, le cose iniziano a farsi interessanti per i colori azzurri anche negli Stati Uniti. E la novità è che Francesco Molinari, il nostro alfiere di riferimento laggiù dall’altra parte dell’Atlantico, questa volta non c’entra, ma c’entrano nomi nuovi e freschi.

Ordunque: iniziamo da una news di un paio di giorni fa, ma che forse vi è sfuggita:

Virginia Elena Carta, professionista da maggio 2021, dopo una serie di top ten sul Ladies European Tour dove gioca su invito, è volata negli States a caccia della tanta ambita carta del circuito americano, e… E beh, dopo aver passato ad agosto la prima fase di qualificazione, adesso ha superato anche la seconda, e a inizio dicembre sarà in Alabama per le Q-Series finali.

Virginia Elena Carta

“Si tratta – ha spiegato Virginia via whatsapp- di 4 giri iniziali con un primo taglio, a cui verranno sommati altri 4 giri. In totale saranno 8 round: le top 25 avranno carta piena per l’LPGA Tour 2022, mentre le giocatrici dalla 26° alla 45° posizione riceveranno una carta parziale”.

Nel frattempo però, con questi risultati in tasca, Virginia ha già ottenuto il pass per il Symetra Tour 2022, il tosto circuito minore americano: “Sono felicissima”, le sue parole.

Guido Migliozzi

Sul fronte maschile, occhi puntati su Guido Migliozzi, che da giovedì marca il suo terzo ingresso in un torneo del Pga Tour: grazie a un invito ottenuto dai suoi agenti, il vicentino disputerà il Butterfield Bermuda Championship, un torneo da 6,5 milioni di dollari di montepremi.

Nelle due precedenti occasioni americane, Guidino ha centrato un mitico 4° posto allo U.S. Open e un 13° al Travelers la settimana successiva.

Con questi risultati avrebbe potuto giocarsi le sue chance di carta americana alle finali del Korn Ferry Tour di settembre, ma giustamente ha fatto un calcolo saggio, della serie: “Posso entrare nei top 50 del mondo attraverso il circuito europeo in cui sono più comodo, e poi, da lì, con gli inviti ai WGC e ai major, mettere il naso, con ancora più esperienza in tasca, sul Pga Tour”.

Nel frattempo è arrivato quest’invito dal circuito a stelle e strisce ed era assai intelligente accettarlo: in Europa, in attesa della finalissima di Dubai, c’è un momento di stanca dei tornei, importanti solo per chi deve mantenere la carta per la prossima stagione, ma non per Migliozzi che in Race to Dubai vola altissimo in 12° piazza.

Giocarsela bene alle Bermuda questa settimana significherebbe per Guido ottenere quei punti pesanti per il World Ranking che in questo momento mancano invece in Europa: oggi il vicentino è il giocatore numero 79 al mondo (65° è stata la sua miglior classifica NdR), il numero 1 degli italiani. Domenica sera, chissà. Una cosa è certa: i top 50 sono nel mirino.

 

 

 


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