La PGA of America non sosterrà la Model Local Rule per la palla meno performante

La PGA of America non sosterrà la Model Local Rule per la palla meno performante

Sono passati poco più di quattro mesi dall’annuncio da parte della R&A e della USGA dell’introduzione di una Model Local Rule finalizzata all’utiilizzo di una palla meno performante da parte dei professionisti.

La misura doveva rappresentare una concreta risposta al problema delle distanze raggiunte dai giocatori.

Accolta con favore da Fred Ridley, presidente dell’Augusta National Golf  Club, ricevette il sostegno di Tiger Woods e Rory McIlroy, un mix che diede slancio all’iniziativa degli organi di governo del golf mondiale.

Da allora (14 marzo, NDR) iniziò il cosiddetto comment period  (che terminerà il 14 agosto), durante il quale le aziende produttrici e, più in generale, le parti interessate dall’adozione della Local Rule, possono esprimersi in merito.

E’ possibile affermare che, con il passare del tempo, lo slancio iniziale si é spento, lasciando invece spazio ad una netta opposizione da parte dei giocatori in primis (nonostante il sostegno di Woods e McIlroy).

Ma la fronda contro la palla meno performante non si é fermata.

Come abbiamo saputo dal memorandum di Jay Monahan, il PGA Tour non si atterrà alla Model Local Rule che, qualora non venga ritirata, entrerà in vigore il 1 gennaio 2026.

Ma ora un’altra grande organizzazione si schiera sul fronte del no.

Nella giornata di lunedì, Golf Channel ha pubblicato sul suo profilo Twitter una nota inviata da Seth Vaugh, CEO della PGA of America, alla USGA ed alla R&A.

Vaugh, che ha scritto la nota in qualità di presidente della PGA World Alliance, ha comunicato ai governing bodies che l’idea della Model Local Rule nion dispone del sostegno dei vari soggetti rappresentati dalle PGA che aderiscono alla World Alliance.

In un passaggio significativo della nota Vaugh dichiara:

“Noi temiamo che le modifiche proposte possano interrompere in maniera grave l’attuale slancio di cui gode il golf, arrivando ad essere dannose e deleterie nel lungo periodo”

“Siamo anche pienamente consapevoli che esistono serie dei dati che sono in conflitto con quelle prodotte dalla R&A e dalla USGA”

“Tutto ciò é fonte di confusione e, dal nostro punto di vista, richiede una profonda revisione e chiarificazione prima della decisione definitiva”.

Pare che la tanto pubblicizzata biforcazione non avrà vita facile.

Se non impossibile.


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