L’Open Championship non chiude le porte ai giocatori LIV

L’Open Championship non chiude le porte ai giocatori LIV

L’argomento della partecipazione ai Majors dei giocatori della LIV Golf é uno dei più delicati, sportivamente parlando.

Sappiamo che tre di essi sono sotto l’influenza del PGA Tour.

La USGA, la PGA of America e il Board dell’Augusta National appoggiano, più o meno apertamente, la linea dura adottata dal PGA Tour contro quelli che sono definiti “ribelli”.

Ma le decisioni riguardanti il quarto Major, quello con la storia più lunga, vengono prese altrove.

La R&A a St.Andrews tiene le redini dell’Open Championship.

In occasione dell’Asia Pacific Amateur Championship Martin Slumbers, il CEO della R&A, ha ribadito, precisandolo,  il concetto che aveva già introdotto nel mese di luglio.

“Tra gennaio e febbraio renderemo pubblici i dettagli di come intendiamo procedere nei riguardi dei giocatori della LIV Golf”

“Se volete una indicazione di massima, dovete riprendere la mia intervista di luglio”

“Non abbiamo intenzone di applicare il ban a nessuno”

“Non vogliamo tradire 150 anni di storia e fare sì che l’Open Championship non sia open. Il nome la dice tutta, ed é un fatto importante”

“Ciò che faremo é garantire che ci siano percorsi e metodi appropriati per la qualifica”

“Non vedo l’ora di vedere Cam Smith sul tee della prima buca alle 9.40 del primo giorno dell’Open l’anno prossimo”

“L’Open ha bisogno di tenersi lontano da quello che sta succedendo in termini di disaccordo e assicurare il fatto che noi manteniamo saldo il nostro principio, che é quello di avere i migliori giocatori del mondo che competono tra loro”.

Inevitabilmente, il discorso é scivolato sulla frattura tra PGA Tour, DP World Tour e LIV Golf.

Slumbers, augurandosi che ci sia una riconciliazione il prima possibile, ha dichiarato:

“Per me, non si tratta di noi e loro”

“Non ho alcun problema con i giocatori. Loro giocano per vivere”

“L’Arabia Saudita intende investire ingenti somme di denaro nel gioco che amo e di cui mi prendo cura. E’ una cosa positiva”

“Ma io intendo proteggere i percorsi e la meritocrazia su cui questo gioco si basa. Se non viene giocato con il massimo valore e rispetto, non ci sono possibilità di farlo crescere”.

Parole molto forti.

Mister Slumbers, io sono dalla Sua parte.


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