Nessuno scozzese sulla Saudi League
Dodici giocatori scozzesi hanno la carta piena sul DP World Tour, e nessuno di loro ha chiesto l’autorizzazione per giocare le LIV Golf Invitational Series.
Così ha dichiarato uno dei dodici, che ha voluto mantenere l’anonimato, a Scotland on Sunday.
“Penso che i ragazzi scozzesi sul Tour siano felici al momento”
“Giochiamo per un montepremi da almeno 2 milioni di dollari negli eventi della stagione in corso”
“Abbiamo anche tornei che sono validi anche per il PGA Tour, che somo destinati ad aumentare”.
Robert McIntyre, una delle nuove leve della Tartan Army, ha confermato da tempo il suo disinteresse verso la Saudi League.
“Non ci sarò. Semplicemente, non ci sarò”
“Per quanto mi riguarda, ripeto, sono solo all’inizio della carriera”
“Gioco su entrambi gli emisferi del pianeta, gli Stati Uniti, il Dp World Tour”
“Così, mi trovo in una buona posizione, e sono soddisfatto del mio gioco”
“Alla fine, stiamo parlando di una quantità pazzesca di denaro messa sul piatto”
“Secondo me, é una cifra troppo oscena per essere destinata ad uno sport”.
Sembrano invece di parere diverso i giocatori britannici.
Richard Bland, past Champion del British Masters, ha dichiarato apertamente di voler prendere paarte al torneo inaugurale della Saudi League.
Anche a costo di subire il ban da parte del DP World Tour.
Lee Westwood, una ventina di giorni fa, ha dato a sua volta conferma di voler essere presente al Centurion Club.
E questo gli é costato la perdita di un suo sponsor storico, la UPS (sorte condivisa, per lo stesso motivo, da un altro storico alfiere dell’azienda statunitense, Louis Oosthuizen).
Perdita degli sponsor, minacce di ban…
Quando torniamo a parlare di golf e basta?