R&A e USGA incassano un altro no alla modifica della palla per i professionisti

R&A e USGA incassano un altro no alla modifica della palla per i professionisti

La Model Local Rule per la palla meno performante, destinata ai professionisti, é decisamente nata sotto una cattiva stella.

Dopo il rifiuto da parte del PGA Tour prima, e della PGA of America dopo, ora é la volta di England Golf, il governing body del golf britannico, a dire no alla Local Rule.

Come sappiamo, l’introduzione della cosiddetta biforcazione é prevista per il 2026 ma, di questo passo, non riesco ad immaginare chi la applicherà concretamente.

In una dichiarazione di qualche giorno fa, England Golf afferma che “non esiste un problema all’interno del golf amatoriale in termini di distanze raggiunte” e aggiunge che non sono state riscontrate situazioni “che portino a considerare obsoleti percorsi, recenti o datati, a causa delle distanze raggiunte dagli amateurs più forti”.

L’affermazione é molto precisa, dato che la biforcazione andrebbe a colpire non solo i professionisti, ma anche i giocatori amateur più forti.

La R&A e la USGA parlano infatti, genericamente, di “competizioni maschili di elite”, il che lascia intendere che anche i tornei amateur più importanti sarebbero soggetti alla Model Local Rule.

In sostanza, senza una precisazione da parte dei due organi di governo del golf mondiale, la creme dei giocatori amateur potrebbe trovarsi nella paradossale situazione di portare in sacca due tipologie di palla, una da usare nelle gare di circolo ed una per i campionati.

Una biforcazione nella biforcazione.

England Golf ha espresso “forti preoccupazioni” sulla proposta della linea di demarcazione che definisce l’entrata nell’elite.

In particolare, il pensiero del direttivo dell’organismo britannico é rivolto ai giocatori amateur juniores, che si troverebbero spesso a disputare tornei soggetti alla Local Rule alternativamente ad altri posti al di fuori del perimetro della regola.

“Tale situazione sarebbe inutilmente onerosa ed incredibilmente ingiusta”.

In sintesi, secondo England Golf, rendere il gioco più complicato attraverso l’applicazione di due diverse tipologie di regole relative all’attrezzatura “non solo confonderebbe i giocatori e gli appassionati ma, con ogni probabilità, darebbe una cattiva immagine del nostro sport”.

 


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