Sir Nick Faldo, la Ryder Cup e la LIV Golf

Sir Nick Faldo, la Ryder Cup e la LIV Golf

Poco più di un anno fa Nick Faldo ha dato l’addio alla carriera di commentatore.

Dopo 16 anni di collaborazione con la CBS, il sei volte campione Major ha appeso le cuffie al chiodo una volta terminato il commento dell’ultima giornata del Wyndham Championship.

Ma il fatto che Faldo si sia allontanato dalle telecamere non significa che, di tanto in tanto, non esprima il suo pensiero su temi di attualità.

Stavolta l’occasione l’ha rappresentata la partecipaziome ad un programma di SiriusXM PGA Tour Radio.

Due sono gli argomenti che ha toccato.

Primo argomento, la Ryder Cuyp.

In particolare, Faldo, come altri prima di lui, ha inceNtrato la sua attenzione sui picks effettuati da Zach Johnson:

“Dobbiamo analizzare i sei picks di Zach

“Io voglio dire che tutti quei ragazzi sono grandi giocatori, ma continuavano a passare da un estremo all’altro, cercando di trovare il loro gioco”

“Io ci sono passato (11 Ryder da giocatore, NDR). Quando stai giocando male ad una Ryder Cup posso assicurarvi che é il posto peggiore in cui giocare, perché sei totalmente sotto pressione pensando che devi riuscire a fare qualcosa per la squadra”.

Quattro dei sei picks hanno portato solo tre punti in totale.

La differenza più rilevamte tra le squadre, secondo Faldo, é stata nella concentrazione.

“I giocatori europei erano concentrati. Si vedeva nei loro occhi già sul primo tee, erano lì e guardavano in mezzo al fairway”

“I giocatori americani invece, io li guardavo e pensavo che avessero una visione troppo periferica”

“Guardavano letteralmente in qualsiasi punto”.

Faldo ha poi nuovamente toccato l’argomento LIV (di cui notoriamente non é un sostenitore):

“E’ un differente tipo di golf”

“Alla base di tutto c’é il fatto che devi impegnarti. Tutto nella vita é una sfida, giusto? Uno si impegna, ed impegnandosi ottiene dei risultati”

“Così, ottenendo qualcosa, provi soddisfazione, e dalla soddisfazione crei i tuoi ricordi”

“Se non hai motivo di impegnarti, non crei alcun ricordo”.

E’una teoria che, da sportivo, sposo in pieno.

Però credo che i professionisti che hanno giocato gli eventi della LIV Golf qualche ricordo lo avranno.


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