“Sorpreso e frustrato”: Tiger Woods parla dell’accordo quadro tra PGA Tour e PIF
In occasione della conferenza stampa a margine dell’Hero World Challenge, Tiger Woods ha espresso per la prima volta il proprio pensiero in merito all’accordo quadro sottoscritto nello scorso mese di giugno dal PGA Tour, dal PIF e dal DP World Tour.
Alla precisa domanda circa cosa avesse provato dopo l’annuncio choc del 6 giugno ha risposto:
“Direi che la mia reazione é stata di essere sorpreso”
“E’ successo tutto velocemente senza alcuna informazione in merito. (L’accordo) E’ stato semplicemente lanciato sul tavolo”
“Quello che é accaduto é stato molto frustrante per tutti noi e abbiamo preso le misure necessarie per garntire il coinvolgimento dei giocatori”
“Non avevamo intenzione di essere tagliati fuori dall’operazione, come stava accadendo”
“E così la mia nomina nel board (il Player Advisory Council, NDR), che ho accettato, é diventata parte dell’operazione”.
Ed ha aggiunto, con tono estremamente serio:
“Nessuno sapeva nulla. Questo non succederà più”.
Alla luce di tutto questo, la nomina di Tiger Woods parrebbe quindi rappresentare il culmine di un’azione di garanzia nei confronti di Jay Monahan.
Il Commissioner gode ancora della fiducia di Woods, che però gli manda un messaggio molto chiaro:
“Io penso cha Jay sia cosciente del fatto che ciò che é successo non potrà accadere di nuovo, non con i giocatori che ora sono coinvolti e non con il ruolo che hanno i Players Directors”.
In merito all’accordo, che non esita a definire “torbido”, ha dichiarato:
“Sono fiducioso nel fatto che un accordo (definitivo, NDR) verrà concluso in qualche modo”
“Sia che quesro avvenga entro il 31 dicembre, sia che debba essere posticipato, tutte le parti coinvolti sanno che stiamo lavorando insieme”
“Non ci sono cause in tribunale, tutti stanno lavorando senza animosità”
“Ci stiamo impegnando per raggiungere un accordo appropriato per il Tour e per tutte le parti interessate”.
