Team USA e il massacro di Whistling Straits

Team USA nella storia. Gli storici americani aggiungeranno alle battaglie di Lexington, Concord e Bunker Hill (un altro bunker?) anche il Massacro di Whistling Straits.

Team USA è stato invincibile fin dal venerdì, il capitano Steve Stricker ha sedato le faide interne ed è stata riscritta la storia (19-9, mai successo).

Team Europe, un gruppo di amici ritrovatisi a bere una pinta in un pub irlandese, è stato maltrattato per tre giorni, senza pietà.

Maltrattati, umiliati e derisi. Maltrattati dalla potenza avversaria, umiliati sui green e derisi dagli spettatori: una sofferenza pari a Italia Brasile al Rose Bowl di Pasadena.

E’ per questo che la Ryder Cup è una manifestazione incredibile e bellissima: per la gioia di quando si vince e per il dolore di quando si perde.

Ci vediamo a Roma nel 2023 dove schiereremo 12 gladiatori e saranno problemi altrui.

Onore a Team USA ma per sempre GO EUROPE!

OUT, Week 38, Results

1Team USA ha dominato come nessuno mai! Come Ercole che ruba le caramelle alla bambina, della epica leggenda. Non potete ricordarla l’ho inventata adesso. Era tutto previsto e pressoché certo ma la conferma è arrivata quando è stato inquadrato Michael Jordan, His Airness, non puoi perdere se lui ti guarda! Ma siamo stati fortunati, abbiamo assistito all’assemblaggio della più forte squadra di Ryder di tutti i tempi e, miracolo, senza litigate da vecchie comari. Eccoli i magnifici 12: Morikawa, Dustin Johnson, DeChambeau, Koepka, Thomas, Cantlay, Berger, English, Finau, Schauffele, Scheffler, Spieth. Cosa è cambiato? Si è chiusa l’era di Tiger Woods e di Phil Mickelson e si è aperta l’era di una falange (primo riferimento a Roma 2023) che potrebbe vincere le prossime 3/4 sfide, ma dovranno varcare il Rubicone e Cesare è morto 2.065 anni fa!

2Team Europe ha assistito alla disfatta di Whistling Straits, senza opporre resistenza. Mi astengo dal proporre l’elenco delle 12 vittime sacrificali. I nostri giocatori sono apparsi spesso inermi, alcuni fuori forma da mesi, altri incapaci di reagire. Abbiamo notato sprazzi di luce dalla coppia Rahm-Garcia, da Lowry, da Hovland e poco altro. Ma chi ha portato i 9 punti per l’Europa? Rahm ha contribuito con 3.5 punti, Garcia 3, Hatton 1.5, Fleetwood, Hovland, Lowry, McIlroy, Poulter e Westwood 1 punto. 5 punti nei doppi (31.2% di vittorie) e 4 nei singoli (33,3% di vittorie: McIlroy, Poulter e Westwood – il vecchio che avanza). A Roma ci saranno sulla carta almeno 6 giocatori diversi, speriamo siano forti davvero e allora saranno i benvenuti.

3Il recap dice che 9 punti sui 28 disponibili (pari al 32,1%) sono davvero un magro bottino: ma non ci sono colpevoli, gli USA sono stati inafferrabili. Ma dobbiamo ricordare che Padraig Harrington ha rinunciato a 1 wild card a maggio 2019, scendendo a 3, Thomas Bjørn ne aveva 4 a disposizione. Errore? Probabile. Durante la pandemia di covid-19 l’European Tour tournament committee avrebbe proposto a Harrington la possibilità di avvalersi addirittura di 8 wild card ma Paddy rinunciò dichiarando che l’essere scelti mette troppa pressione. Errore? Molto probabile. Sulle 3 wild card si è già scritto troppo e inutilmente. Mi sono piaciuti Francesco Molinari che si è autoescluso e Justin Rose, gentleman fino in fondo, lasciato a casa in modo quasi sorprendente. Il preview per Roma 2023 fa supporre che sia Lee Westwood il nuovo capitano dell’Europa. A me piace!

4Il Challenge Tour si avvicina all’epilogo e comincio a essere un po’ irrequieto. Tra un mesetto sarà tutto finito: i nostri italiani ce la faranno a fare il salto sull’ET? dovrò aspettare aprile per la nuova stagione? dovrò colmare il vuoto con la Coppa Europa di sci? Andiamo con ordine. Il Challenge Tour ci ha presentato un avvincente Swiss Challenge e un Marcus Helligkilde insuperabile (65, 67,62 69 -25). Il danese ha bissato il successo ottenuto in agosto al Vierumaki Finnish Challenge e si è issato in 3a posizione nella sempre più definitiva classifica della Road to Mallorca. Marcus quest’anno ha ottenuto 2 primi e 2 secondi posti e nessun altro top20 in 12 tagli passati su 15. In italiano si dice massimizzare, in danese si dice Helligkilde!

5Chiudiamo il capitolo Ryder, forse. Il Challenge Tour questa settimana ha fatto tappa in Portogallo dove si è disputato l’Open de Portugal at Royal Óbidos vinto da un Marcel Schneider in grande forma (68, 66, 65, 70 -19): una vittoria per un solo colpo facendo eagle alla 18, il sogno di ogni giocatore. Per lui 5 apparizioni sul Challenge, 3 tagli passati, 2 vittorie e 1 secondo posto: altro sogno di ogni giocatore! Gli italiani hanno deluso: il solo Scalise ha giocato nel week end terminando 52° e perdendo una posizione nella Road to Mallorca: è da luglio che Lorenzo staziona a cavallo della 35a posizione, serve un colpo di coda. Forza architetto!


IN, Week 39, Preview

5Il passaggio del tifone Team USA su Whistling Straits ci ha segnato indelebilmente. Abbiamo un paio di giorni per fare un severo esame di coscienza prima di trasferirci a Jackson (Mississipi) dove va in scena il Sanderson Farms Championship sul par 72 del Country Club. Nel 2020 vinse inaspettatamente Sergio Garcia (-19) di misura su Pete Malnati. Sergio, con la vittoria al Sanderson, raggiunse le 11 vittorie in terra americana, non proprio spiccioli. Quest’anno ci riprova, unico superstite della Ryder a non prendersi qualche giorno di riposo, una carezza per lui, gli voglio bene!

4Il Sanderson Farms Championship è un torneo che mi piace molto, in calendario all’inizio del PGA ci fa scoprire sempre nuovi giocatori. Nelle ultime 8 edizioni per 6 volte hanno vinto giocatori alla loro “prima” in carriera: tra questi ritroviamo Munoz, Champ, Armour e lo stesso Malnati. In 52 edizioni gli europei hanno vinto solo 2 volte, Garcia (2020) e Luke Donald (2002), non proprio beneaugurante per i colori europei, ma dopo il verdetto Ryder non mi illudo più di tanto. Tuttavia vado all-in su Garcia, Rai, Schwab, Wallace per la vittoria! Per qualche settimana i miei pronostici saranno solo su giocatori da Team Europe…, ci sono rimasto davvero male!

3L’European Tour questa settimana ci regala l’Alfred Dunhill Links Championship: delusi dalla Ryder? Fregatevene, abbiamo perso su un links taroccato, artificioso, scopiazzato… [risata], anche se adoro quel genio di Pete Dye! Ma i links veri sono altri e su questi si gioca l’Alfred Dunhill, l’Old Course St. Andrews, Carnoustie e Kingsbarns, una pro-am, con importanti personaggi del business, dello spettacolo e dello sport. La formula prevede 3 giri (uno per ogni campo) e, a seguito del taglio, le ultime 18 buche sull’Old Course. E’ una gara spettacolare, non perdetevela!

2L’Alfred Dunhill Links Championship è la consacrazione del golf! Qui è nato il nostro gioco preferito e ci sono i campi più belli del sistema solare. Sto cercando di dimenticare la Ryder… Nel 2019 il francese Victor Perez, trasferitosi proprio in Scozia a Dundee, si manifestò al proscenio del golf mondiale vincendo con un colpo di vantaggio su Matthew Southgate mentre nel 2020 vinse purtroppo il covid… Teniamo d’occhio i grandi delusi: Hatton, Fleetwood e Lowry, vittime dirette della Ryder ma anche Horschel, vittima indiretta, non essendo stato convocato nonostante la vittoria al BMW PGA Championship. Gli italiani? Pavan, Paratore, Migliozzi, Bertasio, Molinari, Gagli e Laporta hanno un solo obiettivo: punti di ODM… e allora prendiamoceli!

1Il Challenge Tour è in dirittura di arrivo: mancano 3 tappe per qualificarsi al Grand Final di Mallorca. Questa settimana si va in Francia al Golf Saint Apollinarie a Michelbach-Le-Haut, vicino a Basilea (Svizzera), dove si disputa lo Swiss Challenge… sconfinamento autorizzato. Non c’è più tempo amici miei: Scalise, Zemmer, Maccario, Lipparelli, Di Nitto, Bergamaschi e Manassero (per ora è in lista di attesa) hanno bisogno di 3 settimane stellari. Scalise (37°) deve portare a casa almeno 25.000 punti per essere promosso sul Tour maggiore mentre per Manny (59°) servono invece circa 40.000. Per arrivare tra i primi 20 a fine anno la soluzione è una sola VINCERE!

“Fuori tema” e le magliette commemorative

Regalo magliette commemorative con dicitura “2021 The Miracle at Whistling Straits” (compila il form, potrebbe diventare un esperimento sociale!).

“Fuori tema”, Team USA e le mani di poker

A poker non si gioca con le carte che hai in mano, ma con la persona che hai di fronte; a golf si gioca con la persona che hai di fronte e con le mani che ti ritrovi. Team USA ha avuto le mani migliori.

“Fuori tema” per Paddy e Nick

Sconfitta per sconfitta, Paddy Harrington mi sta 1000 volte più simpatico di Nick Faldo, capitano al Valhalla Golf Club per la Ryder Cup 2008 persa per 16,5 a 11,5.

“Fuori tema” e i 19 punti di Team USA

Meglio 19 di 20.

“Fuori tema” e il mesto ritorno degli sconfitti

I nostri torneranno in Europa su una trireme, vogando, e con la cera nelle orecchie, mentre Harrington verrà legato all’albero maestro e si godrà il canto delle sirene.


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