Un Open de Espana veramente “spagnolo”
Personalmente non ricordavo un torneo Open di qualsivoglia paese in Europa che abbia visto tre giocatori di quel paese trovarsi nel Camino Real all’ultima giornata per giocarsi la vittoria, ma magari proverò a chiederlo al mio amico Andrea Crippa, che ha un database molto accurato.
Tutto questo prima dell’edizione dell’Open de Espana appena conclusasi con la vittoria di Angel Hidalgo.
Domenica sul tee della 1 del Club de Campo Villa de Madrid un trio di eccezione ha reso onore al “loro” Open.
Oltre a Hidalgo, Jon Rahm e David Puig hanno dato vita ad una bellissima sfida che si é conclusa con un playoff a due tra Rahm e Hidalgo, che con due birdies consecutivi ha vinto il suo primo titolo sul DP World Tour, e che titolo…
Angel Hidalgo, oltre ad aggiudicarsi l’Open di casa, ha sconfitto il suo idolo.
Sebbene siano solo quattro gli anni che li dividono, Hidalgo ha raccontato che solo tre anni fa era venuto all’Open come spettatore, per tifare Jon Rahm, come ha fatto sin da piccolo.
Durante la conferenza stampa il vincitore é stato totalmente sincero e diretto:
“Ad essere onesto, sul tee della otto, ho pensato che David Puig avrebbe vinto il torneo con un margine di almeno otto colpi perchè stava colpendo la palla in modo incredibile, mentre Jon ed io stavamo commettendo diversi errori”.
Ma poi le cose somo cambiate.
“Ho giocato abbastanza bene ed in modo abbastanza intelligente, ho puttato molto bene, e sì, sono felice”
“E specialmente per Jon, é il giocatore spagnolo più importante degli ultimi 20 o 30 anni”.
E proprio Jon Rahm, sebbene dispiaciuto per non avere realizzato il poker delle vittorie nell’ìOpen di casa, può invece sorridere puntando lo sguardo verso la prossima Ryder Cup.
Con il suo secondo posto ha ottenuto 555 punti validi per la Race to Dubai, che lo hanno fatto balzare al 41mo posto del ranking, con un guadagno di ben 84 posizioni.
E credo che le prossime gare, a partire dall’Alfred Dunhill Links Championship, porteranno ulteriori miglioramenti.
Il vero problema, per Rahm come per Hatton, é quello delle multe, che potrà essere risolto, come ho avuto modo di dire ad un noto telecronista italiano che segue il PGA Tour, solo quando il DP World Tour smetterà di litigare cons se stesso.