18 buche par 72 sono noiose: il nuovo “short course” di Streamsong

Il post Covid ha creato il più grande boom golfistico di sempre negli Stati Uniti. Negli ultimi due anni è diventato difficile trovare un tee-time libero e i grandi resort diventano sold out con mesi di anticipo.

Questo grande boom ha richiesto la costruzione di molti nuovi campi, e la nuova tendenza nell’architettura di campi da golf è diventata quella di abbandonare standard e preconcetti limitativi, e dedicarsi alla costruzione di campi da golf divertenti e veloci da giocare.

In questa ottica il numero di buche, la loro lunghezza, il par, e tutte le definizioni classiche alle quali siamo abituati non hanno più importanza; l’unica cosa che conta è che il campo sia interessante e divertente. Alla fine dei conti il golf per il 99% delle persone che lo giocano è semplicemente un gioco.

Il nuovo short course di Streamsong

Streamsong è un famoso resort in Florida. Pur essendo lontano dalle grandi città, è diventato una popolare destinazione golfistica grazie al fatto che i suoi tre campi sono stati progettati dai tre architetti che negli ultimi trent’anni hanno dominato la scena dell’architettura di campi da golf mondiale. Streamson Red è stato progettato dallo studio Coore&Crenshaw, Streamsong Blue da Tom Doak e Streamsong Black da Gil Hanse.

Il nuovo short course, ovvero “campo corto”, che si chiamerà “The Chain” e che dovrebbe aprire questo inverno, è stato progettato e costruito da Coore&Crenshaw con lo scopo di creare il campo più divertente e interessante possibile.

Caratteristico di questo percorso è il numero delle buche, che sono 19, e il fatto che nessuna buca ha un par. Questo perchè il campo è pensato per essere giocato esclusivamente in match-play, permettendo agli architetti una grande flessibilità nelle distanze e nel posizionamento degli ostacoli.

Una particolarità di questo campo è che non ci sono i battitori. I tee di partenza sono semplicemente grandi aree di erba bassa che si estendono naturalmente nei fairway, e ogni team decide indipendentemente da che punto tirare.

Nell’idea degli architetti, il fatto di dover scegliere il punto di partenza e la possibilità di cambiare la strategia della buca rendono il gioco più interessante e divertente.

“Siamo grandi fan di questi nuovi shoort courses.” dice Bill Coore. “Quando togli la distanza dall’equazione, il golf diventa molto più divertente per molte più persone. Da un punto di vista architettonico ci da’ molte più possibilità di sperimentare, soprattutto sui green ed intorno ad essi.”

Il grande vantaggio di questi campi, che potrebbe aiutare molto un eventuale boom post Ryder nel bel paese, è che sono molto più veloci da giocare. Gli architetti stimano che il nuovo percorso si potrà giocare in poco più di due ore.

 

Uno dei fairway originali di Streamsong (courtesy of Streamsong Resort)

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