Aimi Bullock: la sclerosi multipla non mi ha fermato e non mi fermerà

Le giornate di Aimi Bullock sono sempre state zeppe di impegni: prima lo studio, poi il lavoro e soprattutto molto sport. Innamorata da sempre dell’hockey su prato, ha fatto parte della squadra del Sunbury Hockey Club (nel Surrey, Regno Unito) fin da quando aveva 10 anni.

Con il tempo ha scoperto anche una grande e crescente passione per il ciclismo e il piacere di attraversare con la bicicletta la bella campagna inglese. Racconta con emozione di quando partecipò ad una gara ciclistica amatoriale lungo il percorso olimpico di Londra 2012.

E il golf? L’inizio fu disastroso, anzi, scoprì presto di odiarlo. Dopo qualche lezione con scarsi risultati, praticamente già convinta di lasciar perdere, un amico vedendola tirare rattoni nel campo pratica ebbe un’intuizione: perché non provi a giocare con un ferro per mancini? Ed ecco che si aprì un mondo nuovo: la pallina iniziò a volare! Forse a causa dell’impostazione derivata dall’hockey, Aimi – che è destrimana – gioca a golf da mancina.

Ma i suoi sport preferiti rimanevano l’hockey e la bicicletta.

Poi una mattina, Aimi si svegliò e si rese conto che qualcosa non andava: si sentiva terribilmente stanca, intorpidita, un forte dolore dietro l’occhio sinistro. Ma doveva incontrare un cliente importante, era l’ultimo giorno prima delle festività di Pasqua, e non poteva rimandare. Così si preparò, e si diresse verso l’auto. Ma il dolore si fece sempre più forte e quasi svenne.

La prima diagnosi fu ‘neurite ottica’.

Una patologia fastidiosa, da tenere monitorata, ma niente di che.

Aimi Bullock continuò la sua vita intensa come aveva sempre fatto: lavorando 50-60 ore alla settimana presso uno studio contabile, giocando a hockey e andando in bicicletta.

Ma la salute di Aimi continuava a non migliorare. Si stancava molto più facilmente, il suo rendimento sportivo peggiorava sempre di più, fino a che un pomeriggio, nel giardino di casa, il fratello le lanciò una palla e lei non riuscì ad afferrarla, sbagliando totalmente la valutazione della traiettoria. Decise di sottoporsi ad ulteriori accertamenti medici.

Ad Aimi Bullock qualche mese prima del suo quarantesimo compleanno arrivò la diagnosi: sclerosi multipla.

La sclerosi multipla è una patologia che colpisce il cervello e il midollo spinale, con disturbi che variano da persona a persona. Aimi dice: “Ero molto ingenua pensando che la sclerosi multipla riguardasse solo problemi con la deambulazione. È molto più complessa. La stanchezza è probabilmente la cosa più difficile da affrontare”. La stanchezza può colpire in qualsiasi momento, e spesso nel peggior momento possibile. Nel caso di Aimi, deve controllare la sua temperatura corporea poiché quando aumenta troppo può ridurre significativamente la sua vista. L’attento controllo dell’assunzione di liquidi e di cibo aiuta molto a tenere sotto controllo la vista e la stanchezza.

Il neurologo di Aimi è stato di grande supporto, consigliandole di continuare con la pratica del golf. L’impegno di dover arrivare al campo di gioco, la preparazione, parlare con gli altri giocatori, scegliere il bastone giusto e tirare, controllare i suoi movimenti per colpire la palla sono tutti compiti perfetti per lei e per chi come lei soffre di sclerosi multipla.

Aimi attualmente è ‘one-digit index’, ed è una delle più forti golfiste del circuito EDGA. Ha partecipato ad eventi           di promozione del golf per golfiste disabili alla Solheim Cup 2019, al Rose Ladies Series nel 2020 e 2021. Si definisce una ‘multiple sclerosis warrior fighting for females and golf’. E’ Director of Developement dell’EDGA con il compito principale di promuovere il golf per disabili in particolare tra le donne.

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