Cosa c’è sotto un green? Il metodo USGA

Ogni volta che porto un amico non golfista su un campo da golf la cosa che lascia tutti sbalorditi è vedere da vicino un green. Com’è possibile che l’erba cresca così bassa e che sia così perfetta? 

Oltre alle cure e alla manutenzione del superintendent, il segreto di ogni buon green è ciò che si trova sotto la sua superficie, il cosiddetto substrato. Come per ogni pianta infatti, è fondamentale che le radici siano sane e che nel terreno vi sia il perfetto equilibrio di acqua ed elementi chimici dei quali la pianta si nutre. 

Sin da quando è nato il gioco del golf, agronomi e superintendent hanno dedicato intere carriere nel perfezionare le procedure di costruzione e di manutenzione dei green. Dal punto di vista della manutenzione ogni anno escono sul mercato nuovi prodotti che migliorano sempre di più la qualità dell’erba, ma da un punto di vista della costruzione è cambiato poco negli ultimi cinquant’anni. La maggior parte dei green del mondo è costruita con un metodo standard, il metodo USGA.

Il metodo USGA è un protocollo che definisce le caratteristiche del substrato di un green in base alle condizioni del suolo esistente, ed è stato introdotto negli anni ’60 dalla United States Golf Association. Nel tempo si è evoluto, ma i principi restano gli stessi.

Come è formato un green USGA

La caratteristica fondamentale del substrato di un green è che permetta all’acqua di drenare. Dopo aver modellato il green nel suolo naturale quindi, la prima fase del metodo USGA è l’installazione dei drenaggi. I tubi di drenaggio vengono posizionati in delle piccole fosse a forma di spina di pesce e ricoperti di ghiaietto. 

Successivamente viene posizionato uno strato di ghiaietto di 10cm che ricopre l’intero green. Sopra questo viene posizionato uno strato di sabbia grossa di 5cm, e infine uno strato di sabbia di 30cm. L’apparato radicale del green si svilupperà in quest’ultimo strato.

Ogni sito è differente, e il metodo USGA può essere adattato e modificato in base alle esigenze. Sicuramente però nella vostra carriera golfistica avrete camminato su uno di questi green. 

La prossima volta che giocherete su green asciutti e perfetti dopo un temporale, ringraziate il substrato USGA!


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