Questa settimana, nel mezzo di una fitta coltre di polemiche, il LIV Golf è partito.
Sarà molto difficile arrestarlo.
Ma è veramente utile fermarlo?
Siamo tutti a conoscenza che questo circuito è finanziato da soldi di un paese che non può vantarsi di essere libertino.
Tuttavia è da chiarire che questi soldi in un modo o nell’altro verranno investiti, quindi preferisco che vengano messi nel mio sport piuttosto che altrove.
Il vero problema è che forse sono troppi soldi piuttosto che la loro provenienza.
Mettere un montepremi da 25 milioni di dollari per gara in aggiunta alle svariate centinaia di milioni di dollari in ingaggi fa veramente riflettere.
D’altro canto il soldo rappresenta per questa nuova iniziativa l’unico modo per attrarre l’attenzione dei migliori e dire: “Ehi sono qui, sono un tour nuovo e sono interessante!”.
Effettivamente è interessante.
Pensaci, Il format è sia individuale sia a squadre, si gioca su 54 buche con partenze shot gun.
Immagina le dirette dimezzate e senza punti morti.
Nel tempo di 18 buche vedi tutti i giocatori e da non dimenticare che questa modalità offre moltissime possibilità di scommesse e aumenta l’ingaggio ed interattività dello spettatore.
Hanno decisamente sfoltito e ringiovanito il gioco.
A parer mio andrebbe implementato l’utilizzo dei pantaloncini corti in gara e del telemetro.
L’unico vero lato negativo in questo momento è per i giocatori stessi.
Diminuendo drasticamente la quantità di tornei giocati in un anno ed una competizione che al momento è meno impegnativa del PGA Tour, le teste di serie rischiano di avere un calo di performance ed trovare qualche difficoltà in più nei major e Ryder Cup.
Che ci piaccia o meno il LIV è partito e non si fermerà.
Ritengo che tutti questi blocchi imposti dal PGA tour siano sbagliati perché ogni giocatore è libero di fare le proprie scelte.
Le polemiche non portano da nessuna parte e se realmente smettessimo di fare una guerra che non finirà mai, ma iniziassimo ad accoglierlo, il golf come lo conosciamo oggi potrebbe solamente crescere.
