EDGA: Iniziata la ricerca sull’impatto della disabilità nello swing

EDGA (European Disabled Golf Association) ha recentemente intrapreso un progetto di ricerca della durata di un anno che esamina gli swing dei golfisti con disabilità.

Lo scopo è quello di migliorare ulteriormente l’attuale classificazione dei giocatori con diverse disabilità istituendo delle “classi sportive”.

Al momento, infatti, nelle competizioni dell’EDGA Tour i giocatori disabili vengono classificati solo in base all’handicap di gioco. Porto il mio esempio: ho una patologia neurologica con un handicap di gioco superiore a 18,4. Al momento gioco nella categoria stableford assieme a tutti i giocatori con handicap di gioco oltre 18,4, indistintamente dalla disabilità fisica.

Al G4D Open di maggio invece partirà la novità (che al momento non interesserà le competizioni dell’EDGA Tour, come l’Italian Open for Disabled): giocherò in una specifica categoria assieme a golfisti con una patologia simile alla mia. In questo caso il golf per disabili si armonizzerà alle altre competizioni paralimpiche, dall’atletica, al nuoto e così via.

EDGA ritiene che non saranno solo i giocatori a beneficiare dei risultati della ricerca, ma  anche gli organizzatori di tornei, gli organi di governo nazionali, gli allenatori PGA, i professionisti che lavorano nella medicina dello sport. Inoltre anche i produttori di attrezzature troveranno preziosi i risultati di questo studio per aiutare a sostenere il mercato in crescita del G4D (golf per disabili).

La ricerca è iniziata durante gli eventi di gennaio dell’EDGA Tour presso l’Amendoeira Golf Resort in Portogallo. Il team di sviluppo e idoneità EDGA ha utilizzato un monitor di lancio Trackman per registrare i primi 1.100 colpi di golf di 25 golfisti EDGA (tra cui gli azzurri Luisa Ceola ed Edoardo Biagi) con una serie di menomazioni, tra cui paraplegia, amputazione degli arti, mobilità limitata e debolezza neurologica. I dati raccolti hanno considerato il “fattore di impatto”, la velocità di rotazione e la velocità della testa del bastone.

Foto: EDGA

Il progetto prevede di analizzare almeno 200 golfisti nel corso dell’anno, includendo anche  i giocatori con disabilità visive. La ricerca continuerà negli eventi chiave dell’EDGA Tour in Scozia, Irlanda e Inghilterra, incluso l’inaugurale The G4D Open, organizzato da The R&A con il supporto del DP World Tour, a Woburn a maggio. Si spera che questa iniziativa continui ben oltre i 200 giocatori iniziali previsti.

EDGA ha una vasta conoscenza maturata in 22 anni nella classificazione dei golfisti con disabilità e la loro idoneità a diverse forme di competizione, ha creato molti dei protocolli medici utilizzati nella valutazione dei giocatori in tutto il mondo, ha istituito il World Ranking for Golfers with Disability (ora gestito da The R&A e USGA), oltre che organizzare  un caldendario di oltre 100 tornei in tutto il mondo.

Il professor Eric Wallace dell’Università dell’Ulster ha contribuito a sviluppare i protocolli della nuova ricerca e ha dato l’approvazione etica. I primi risultati dovrebbero essere pubblicati nel 2023.

Alla guida del progetto, il dott. Roger Hawkes, direttore esecutivo dell’idoneità dell’EDGA, ha dichiarato: “Esaminare in dettaglio le caratteristiche dello swing di un’ampia platea di giocatori con disabilità dovrebbe fornire all’industria del golf una comprensione più approfondita di come le diverse menomazioni influenzano uno swing nel golf, aprendo così una porta alle esigenze delle varie tipologie di golfisti.

“Questa ricerca aiuterà gli organi di governo del golf che si interessano della classificazione e delle classi sportive per le diverse disabilità dei giocatori. Nel frattempo, tutti possiamo aiutare a includere ancora di più i nuovi giocatori con disabilità. Questo progetto può aiutare più persone con diverse condizioni di salute a godere di tutte le grandi cose che offre questo sport”.

Il maestro PGA Mark Taylor, responsabile dello sviluppo per EDGA, ha guidato la prima sessione di giocatori ad Amendoeira.

Mark ha dichiarato: “I dati sul volo della palla e sull’impatto dei giocatori con varie disabilità costituiranno un punto di partenza per la ricerca in corso. L’analisi dei dati, in particolare i dati sull’impatto e i successivi schemi di volo della palla, aiuterà a raccogliere – man mano che la ricerca avanza e con un numero crescente di giocatori analizzati – informazioni preziose per la determinazione delle diverse classi sportive”.

Taylor ha aggiunto: “Il riconoscimento dei punti in comune di impatto tra le varie menomazioni aiuterà anche enormemente a fornire ricerche basate su dati oggettivi per supportare i nostri programmi di formazione per allenatori, in modo  che siano in grado di  fornire un coaching focalizzato sulla specifica disabilità del giocatore”.

William Wynter Bee è un medico di medicina dello sport con sede presso l’Institute of Sport, Exercise and Health presso l’University College London Hospital ed è il responsabile medico del Legends Tour. Il dottor Bee collaborerà con EDGA per tutto il 2023 allo scopo di massimizzare i benefici per la salute dei golfisti che partecipano alla ricerca.

Il dottor Bee ha dichiarato: “L’inizio di questa ricerca ci ha già messo in contatto con alcuni golfisti competitivi e di talento. Guardando avanti, attraverso i dati e anche le intuizioni di 200 o più giocatori di golf, ci fornirà un fantastico apprendimento. Ci auguriamo di poter supportare i giocatori attraverso risultati importanti dal punto di vista della salute, includendo anche la prevenzione degli infortuni. Sarebbe meraviglioso se questo portasse l’industria del golf ad accogliere più persone con condizioni di salute croniche per giocare, dove l’esercizio fisico regolare può fare una grande differenza nella loro vita”.


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