Quest’anno la Solheim Cup e la Ruder Cup si sono giocate in via eccezionale a distanza di una settimana una dall’altra.
La capitana del Team USA Stacy Lewis ha fatto notare che il non aver presentato i due eventi assieme è stata un’occasione perduta. Sono completamente d’accordo.
In varie occasioni ho avuto modo di scrivere in questa rubrica come i montepremi dei maggiori tornei femminili siano aumentati, così come il pubblico.
Ancora non ho visto numeri ufficiali, ma alla Solheim Cup di Finca Cortesìn si sono sfiorati i 100.000 spettatori totali, più di quanto gli organizzatori stessi si aspettavano, tanto che nella mattinata della domenica (giornata dei singoli) nei punti ristoro sparsi in tutto il campo erano finite sia le bottiglie di acqua che la birra. I rifornimenti (e le scuse impacciate dell’organizzazione Deporte & Business) sono arrivati solo verso il tardo pomeriggio.
In una recente intervista alla rivista britannica Golf Monthly, Georgia Hall – di ritorno dalla Solheim Cup – ha fatto notare come la carenza di copertura mediatica del golf femminile sia evidente nel Regno Unito.
“Credo che una maggior copertura mediatica sia la priorità, mi riferisco soprattutto ad eventi come l’AIG Women’s Open” ha affermato Hall. “Penso che sarebbe bello vedere più golf femminile in TV, ad orari adeguati e non a mezzanotte. E mi piacerebbe vedere anche un evento a squadre miste, uomini e donne che giocano assieme. Sono convinta che aiuterebbe ad alzare ulteriormente il livello del golf femminile, oltre che essere molto divertente. Il golf femminile non è mai stato forte come ora, e anche gli sponsor se ne stanno accorgendo, organizzando eventi sempre più grandi per noi, e penso sia fantastico”.
Ci sono già tornei dove golfisti e golfiste giocano assieme. L’ultima notizia a riguardo è quella di Lexi Thompson che prenderà parte allo Shriners Children’s Open di Las Vegas, gara del PGA Tour.