Greg Norman, uno squalo nella rete

Potrebbe essere un evidente caso di “dissonanza cognitiva” quella che recentemente avrebbe colpito Greg Norman.

Prima di calarci a fondo nella questione, è d’uopo andare per gradi e iniziare a capire di cosa parliamo quando a livello psicologico discutiamo di dissonanza cognitiva: in parole povere, significa trovarsi nella situazione di avere in testa due idee che fanno a pugni tra loro e che creano un disagio insopportabile ed è così che, pur di liberarcene, facciamo vincere a tavolino quella in cui abbiamo investito più energie emotive.

Ora: veniamo allo Squalo Bianco, che, pur essendo l’uomo che più di tutti negli ultimi mesi ha combattuto e continua a combattere l’egemonia del Pga e del DP World Tour attraverso l’organizzazione del ricchissimo (e contestatissimo) circuito saudita della LIV Golf Investments, ha avuto il tracotante narcisismo di chiedere alla R&A una special exemption come past champion per poter prendere parte al prossimo 150° Open Championship di Saint Andrews.

Certo, la ricorrenza e la sacralità del luogo farebbero perdere la testa a tanti, nessuno escluso, ed evidentemente sono capaci di far chiedere un lasciapassare persino agli squali, animali che generalmente sbranano e divorano ciò che sta loro intorno senza chiedere il permesso.

La risposta negativa da parte della R&A alla richiesta del 67enne australiano era scontata: Greg Norman dunque non giocherà a luglio in Scozia. Ma d’altronde la lezione che stiamo apprendendo in questi giorni brutali è chiara: non si lascia spazio sul proprio territorio al nemico che cerca di invaderti. E a tutti gli effetti l’Open di golf sarebbe stata un’occasione ghiotta per lo Squalo Bianco per pubblicizzare il circuito concorrente di Pga e DP World di cui, guarda caso, è CEO.

Dunque, dopo le sanzioni economiche nei confronti degli oligarchi, registriamo in queste ore anche quella golfistica verso Greg Norman, il quale, in questo preciso frangente, più che uno squalo, è parso una Mae West qualunque, l’attrice che ripeteva: “Ma ora basta parlare di me, parliamo di voi: cosa ne pensate di me?”.


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