Quindi hai appena vinto il Masters. E adesso?
Questa è la domanda che il sottoscritto si è fatto diverse volte, e credo vi sia balenata per la testa diverse volte.
Fortunatamente Alan Shipnuck, un mio collega mi ha dato la risposta che cercavo e che ovviamente vi ripropongo.
Avete quindi imbucato il putt vincente alla 18 ( prima di svegliarvi tutti sudati…)
Dopo un abbraccio in lacrime con i propri cari dietro l’ultimo green e un rapido passaggio nella recording area per evitare quello che successe a Roberto De Vicenzo (leggi qui la sua storia), vieni portato nella Butler Cabin per la sempre “difficile” cerimonia della giacca verde.
La Cabin è molto più grande di come appare in TV; l’intero piano terra funge da studio televisivo durante la settimana del Masters.
Un dipendente del club ti aspetterà con una mezza dozzina di giacche verdi, avendo indovinato la tua taglia, ma offrendoti una varietà di scelte. Hai solo pochi secondi per decidere.
Nei momenti di massima confusione mentale, dopo la sua vittoria, mentre veniva trascinato nella Butler Cabin, a Zach Johnson fu chiesta la taglia.
“Uhm, ehm, ma…” sopraffatto dal momento, non riuscì a rispondere.
Per fortuna il suo agente Brad Buffoni era lì pronto ad urlare “ una QUARANTOTTO”!
Non appena la cerimonia della giacca è finita, passeggi per circa 90 metri verso il putting green per la cerimonia della giacca all’aperto, in un piccolo sentiero che gli addetti alla sorveglianza tengono sgombero dai fans.
La cerimonia all’aperto si svolge solitamente in un crepuscolo dorato. La vista migliore è sicuramente quella dalla veranda sul retro della club house.
Dopo la cerimonia della seconda giacca, vieni portato con un golf cart nell’ufficio stampa. Non è raro che i giornalisti applaudano quando si entra nella stanza, in segno di rispetto ed espressione di sollievo, mentre le scadenze sulla consegna dei pezzi incombono.
Mentre rispondi alle domande, alcune banali, altre toccanti, i funzionari del torneo portano la tua famiglia nella Butler Cabin.
La sensazione è di euforia mista a stanchezza. “Sei decisamente sotto shock”, disse Amy Mickelson. “È surreale e travolgente. Le ultime nove buche sono sempre cariche di emozioni perché può succedere qualsiasi cosa su ogni buca. Quando è finita ti senti euforico, ma il momento è particolarmente forte. Penso che più di ogni altra cosa si provi gratitudine”.
Quando la sessione di domande e risposte in sala stampa è finita, è il turno delle interviste con Golf Channel ed ESPN.
Quindi nuovamente sul golf car per ricongiungerti con la tua famiglia nella Butler Cabin.
Per molti campioni, questo è il momento più emozionante. Certo, hai avuto un rapido abbraccio dietro la 18 con parte della famiglia, ma ora l’intensità di quel momento è terminata, indossi un nuovo blazer elegante verde, mentre vieni accolto da tutti i tuoi cari.
Quando Dustin Johnson entrò nella Cabin, ha abbracciato suo padre Dave per almeno 20 secondi, entrambi tremanti per l’emozione.
Dopo circa 20 minuti di festeggiamenti, tu e la tua famiglia verrete accompagnati alla cena con tutti i soci dell’Augusta National.
Per molti anni si è tenuta nella sala da pranzo formale all’interno della clubhouse, ora, per esigenze varie in un ampio padiglione temporaneo, allestito per l’occasione (La cui tenda non gli rende giustizia).
A differenza del Champions Dinner del martedì sera, il club cura il menu (maccheroni all’aragosta e formaggio sono i preferiti da sempre) No comment n.d.a.
Dopo cena è ora di lasciare il club e iniziare i festeggiamenti più privati.
Ti viene presentata una borsa porta abiti elegante con il logo del Masters e l’anno in cui hai vinto, così, se mai dovessi toglierla, la giacca verde può anche essere trasportata…
Quando finalmente arrivi alla tua macchina ed è anche la prima volta che riprendi possesso del cellulare per iniziare a leggere le centinaia di messaggi.
Chiudo con una perla :
Ogni martedì del Masters, Mickelson (tre giacche verdi) si diverte a torturare i colleghi senza giacca chiedendo: “Ehi, hai qualche programma per la cena di stasera?”
Dustin Johnson è stato uno dei suoi bersagli preferiti per diverso tempo.
Quando finalmente DJ, dopo aver finalmente vinto il suo primo Master, si è tolto la soddisfazione di mandare un messaggio a Mickelson:
“So cosa farò l’anno prossimo il martedì sera a cena, figlio di …”
