Juan Postigo è il Campione Europeo Maschile per giocatore con disabilità in carica, titolo che ha vinto ad agosto 2021 in Portogallo segnando (-7) sul campo.
Si può affermare che il golf è nel destino di Juan Postigo, essendo nato e cresciuto a Santander, città sull’estuario del fiume Miera, proprio di fronte a Pedreña, il villaggio di Severiano Ballestreros.
Juan ha scoperto il golf all’età di 12 anni, amando questo sport fin da subito. “Nel golf possiamo giocare con tutti; è uno dei pochi sport in cui la nostra disabilità non conta. Giochiamo sugli stessi campi con le stesse condizioni”, dice Juan.
Nato senza gran parte della gamba destra e senza ginocchio, Juan inizialmente ha usato una protesi ma ha trovato difficoltà. Dopo aver abbandonato la protesi e reinventato il suo swing con l’aiuto del maestro Santiago Carriles, i progressi di Juan sono diventati spettacolari. A 14 anni giocava con handicap 30 ed a 17 anni era già ‘one-digit’ con un handicap 4.
La semplicità del coaching di Santiago si adatta bene a Juan. “Sente il golf, conosce il gioco e come si dice in Spagna ha il golf nelle sue mani”. Juan è seguito anche da un nutrizionista e due fisioterapisti, e afferma che “senza la mia squadra, niente di tutto questo sarebbe possibile”.
Juan racchiude molti degli stereotipi spagnoli: è appassionato, a volte un po’ impulsivo, ama scherzare e gli piace dormire un po’ di più degli altri. “È nel mio sangue spagnolo”, dice, “il golf è il centro della mia vita… amo il golf, è il mio hobby. Mi piacerebbe far crescere questo gioco per tutti noi, e penso che un modo sia quella di farlo come professionista”.
Juan sta già facendo la differenza e spesso trascorre del tempo nei paesi di lingua spagnola del Cile e della Colombia partecipando a eventi per aumentare la consapevolezza del golf per i disabili.
Nel golf, proprio come nella vita, non esistono due giorni uguali. “Il golf e la vita sono abbastanza simili. Accetta te stesso per come sei, se hai solo una gamba, ne avrai sempre e solo una, quindi sii felice… Non ho mai avuto problemi a sentirmi o essere diverso”.