La Presidents Cup torna in Canada

Questa settimana la Presidents Cup tornerà in Canada per la seconda volta nella storia del torneo, sul percorso Blue del Royal Montreal Golf Club. 

La squadra internazionale cercherà di essere più competitiva rispetto all’edizione del 2007, nella quale è stata sconfitta per 19½ a 14½ dagli Stati Uniti.

Il percorso Blue è rimasto molto simile alla scorsa edizione, permettendoci di anticipare il modo in cui i giocatori affronteranno il campo. Il design è stretto e punitivo, ideale per i giocatori precisi, con fairway fiancheggiati da alberi, rough fitto e green piccoli e rialzati.

Il Royal Montreal Golf Club è il club più antico del Nord America, fondato nel 1873, anche se la sua attuale posizione è cambiata nel 1959, quando si trasferì dalla posizione storica a Montreal all’isola di Île Bizard, otto chilometri più a ovest. Qui furono costruiti due nuovi percorsi, progettati da Dick Wilson e rimodellati da Rees Jones tra il 2004 e il 2005. 

L’area in origine era occupata da terreni agricoli e da frutteti di mele. Il campo incarna molti degli elementi caratterizzanti l’architettura di campi da golf di quel periodo: i fairway stretti che si snodano in mezzo agli alberi e i green circondati dal rough rendono il gioco monodimensionale, rendendo la stategia un elemento poco influente nella competizione. 

Lo spettacolo della Presidents Cup sarà comunque garantito dalla formula match play e dalla grande voglia di rivalsa del team internazionale, che ha vinto l’evento una sola volta, nel 1998.

Le buche finali

Come in ogni competizione match play a squadre, tutto si deciderà sulle ultime buche, che in questo caso sono piene di ostacoli d’acqua che rendono i colpi al green molti delicati. Ecco le tre buche che hanno determinato l’esito dei match nell’edizione del 2007.

Buca 14 – 360 metri, Par 4

Nel 2007, quattro match sbilanciati si conclusero alla buca 14, incluso l’impressionante vittoria per 5 e 4 di Vijay Singh e Stuart Appleby contro Tiger Woods e Jim Furyk nei fourballs del venerdì. 

La 14 del Blue course del Royal Montreal è molto simile ad un’altra famosa buca progettata da Dick Wilson, la 18 del Bay Hill, solo che in questo caso è speculare, con l’ostacolo d’acqua sulla sinistra. Il lago si estende lungo tutto il fairway arrivando fino al bordo anteriore di un green stretto e allungato verso sinistra intorno all’acqua. L’area di atterraggio è larga solo 20 metri, quindi la maggior parte dei giocatori opterà per un colpo in sicurezza dal tee. 

Recentemente sono stati creati nuovi tee avanzati, che potrebbero essere utilizzati per trasformare la buca in un eccitante par 4 drivabile.

Buca 15 – 410 metri, Par 4

Se la 14 ricorda la buca finale di Bay Hill, la 15 è molto simile alla 18 del Blue Monster di Doral, un altro classico di Dick Wilson. Dal tee i giocatori hanno l’opzione di giocare un ferro in sicurezza, lasciandosi un lungo approccio verso un green poco protetto, oppure tentare un drive in fade verso una landing area stretta ma a pochi metri dal green. 

Qualsiasi drive troppo dritto o troppo a sinistra finirà in acqua. Il green è stato spostato da Jones indietro di 40 metri, e la sua superficie è suddivisa in sezioni ben distinte, delimitate da gradini e ondulazioni.

Buca 17 – 145 metri, Par 3

Quasi la metà dei 34 match del 2007 (16) si sono conclusi su questo par 3. La buca 17 è stata avvicinata all’acqua sulla destra nel restyling del 2004. Solitamente richiede un ferro corto per i professionisti, ma la scelta del bastone può diventare molto delicata quando si alza il vento e la pressione. 

Buca 18 – 400 metri, Par 4

La buca finale del Royal Montreal è un par 4 di media lughezza ma insidioso, con un dogleg a sinistra protetto da un laghetto. 

Al Canadian Open del 1975, Jack Nicklaus arrivò sul tee della 18 con un colpo di vantaggio su Tom Weiskopf. Nicklaus però mandò il suo tee shot nell’ostacolo d’acqua sulla sinistra, segnando un bogey che lo portò a un playoff, vinto poi da Weiskopf. 

Più di trent’anni dopo, Tiger Woods subì lo stesso destino durante il suo match singolo della Presidents Cup del 2007 contro Mike Weir. Anche Woods tirò il suo drive in acqua, finendo per concedere la buca al canadese e perdendo il match.


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