La Solheim Cup, uno degli eventi più prestigiosi nel golf femminile, è la competizione biennale a squadre internazionali che mette a confronto le migliori golfiste degli Stati Uniti e dell’Europa. Ispirata alla Ryder Cup, questa competizione combina l’adrenalina del matchplay con il forte senso di orgoglio nazionale delle proette.
Quest’anno per la prima volta si giocherà in anni successivi, e dopo la vittoria dell’Europa a Finca Cortesin dell’anno scorso, la sfida di quest’anno promette spettacolo grazie alla voglia di rivincita della americane.
Come per la Ryder, la Solheim Cup non è solo una prova di brillantezza individuale; è una dimostrazione di gioco di squadra, strategia e resistenza emotiva, dove ogni putt e ogni buca possono cambiare l’equilibrio della sfida. Mentre le giocatrici si preparano alla sfida, analizziamo il Robert Trent Jones Golf Club, che sarà il palcoscenico della competizione.
Il Robert Trent Jones Golf Club
Situato a Gainesville, in Virginia, il Robert Trent Jones Golf Club (RTJGC) è stato progettato dal grande architetto di campi da golf Robert Trent Jones Senior.
Inaugurato nel 1991, il percorso ha ospitato numerosi tornei di rilievo, tra cui quattro Presidents Cup e una tappa del PGA Tour. Sebbene sia stato costruito da un grande architetto e porti il suo nome, il percorso non spicca per le sue qualità architettoniche, e non è paragonabile ai grandi percorsi americani della East Coast.
Il punto forte di questo design è la belezza estetica; le buche si snodano tra pini e palissandri, e molte di queste si affacciano sul lago Manassas. L’abilità di Trent Jones Sr. è stata quella di progettare un routing che sfruttasse al massimo il lago sia a livello strategico che estetico.
Con fairway stretti e green spesso protetti da ostacoli d’acqua, il percorso tende a favorire le giocatrici più lunghe, ma offre anche opportunità per colpi al green coraggiosi e spettacolari.
Il contesto pittoresco del campo, aggiunge fascino tanto per gli spettatori quanto per le giocatrici. Ciò che al RTJGC può mancare in termini di qualità architettonica, viene compensato dalla bellezza dei panorami e dal potenziale di produrre colpi di scena drammatici, perfetti per il formato match play.
Buche Significative e Strategia
Tra le buche del Robert Trent Jones Golf Club che si distinguono per il loro design e per la strategia vi è la buca 4, un par 3 che si gioca sopra l’acqua fino a un green che pende notevolmente verso l’ostacolo e che è circondato da bunker.
Il green a ferro di cavallo consente al comitato di gara di cambiare completamente la strategia della buca giocando con i battitori e le pin position. Durante i match play, questa buca può rapidamente trasformarsi da un’opportunità di birdie a un potenziale doppio bogey.
Un’altra buca cruciale è la 12, un par 5 corto che presenta una invitante opzione rischio-ricompensa. Il fairway è molto stretto, e il green molto piccolo è diviso in due livelli, protetti da bunker e acqua. Tutte le giocatrici avranno l’opzione di tirare il secondo colpo al green, ma con tutti gli ostacoli presenti sarà interessante vedere come la dinamica matchplay porterà alcune ad essere aggressive e altre ad essere conservative e giocare un lay-up.
Settembre si conferma quindi il mese del golf a squadre, con la Solheim questo weekend e la Presidents Cup tra due settimane. La formula matchplay a squadre è senza dubbio una delle più divertenti da guardare nel panorama golfistico, occhi puntati sullo schermo questo weekend per tifare Europa alla Solheim Cup!