La USGA e la memoria del golf

La USGA e la memoria del golf

Se vi capita di passare per il New Jersey e avete un pò di tempo libero, potrebbe essere una buona idea inserire nel navigatore questo indirizzo: 46 Far Hills Rd, Bernards Township, NJ 07931 (fonte Google Maps).

Una volta arrivati a destinazione, vi troverete davanti una tipica costruzione all’americana, con un importante colonnato bianco sovrastato da un frontone che incornicia l’ingresso.

L’ingresso dello USGA Golf Museum and Library.

Fondato nel 1936, per molti anni ha raccontato la storia del golf tramite l’attrezzatura conservata nelle sue sale.

Chiaramente, non parliamo di attrezzatura qualsiasi, ma di pezzi che hanno fatto parte dei momenti segnanti per  la storia del golf, come abbiamo visto qualche tempo fa.

Ma in base a quanto riferito da Rosemary Maravetz, vicedirettore del museo, in seguito ad un ampliamento degli spazi espositivi avvenuto nel 2008 una nuova e diversa filosofia prese piede.

“Il pensiero venne focalizzato sulla collocazione del golf nella storia degli Stati Uniti, nella storia globale e nella storia della cultura”

“In questo modo é diventato più facile raggiungere un pubblico più vasto”

“Io non sono una golfista, ma lavoro alla USGA dal 2005, e per me era ovvio che questo é il luogo dove chiunque può entrare in contatto con il golf”.

Così, invece di concentrarsi esclusivamente sui vincitori e sui loro risultati, il museo cerca di mostrare diversi aspetti delle personalità che hanno influenzato e modellato il gioco.

Per fare un esempio, nella sala dedicata ad Arnold Palmer, i visitatori possono vedere i modellini degli aerei su cui lui volò, un tenuta di volo con relativo copricapo utilizzati da The King.

Oltre che un campione, era anche un aviatore.

Nella Ben Hogan Room, c’é il suo armadietto dello Shady Oaks Country Club di Ft. Worth, con tutti gli indumenti ordinatamente appesi al suo interno.

Nella sala dell’Orso d’Oro, invece, troviamo un flacone ed una scatola di pillole che arrivano dalla farmacia del padre che si trovava in Ohio, una grande foto di Jack che gioca a basket nella squadra del college, insieme ad un’altra che lo ritrae con la moglie nel giorno del loro matrimonio.

Il cuore del museo si trova scendendo ventiquattro scalini.

The Vault, come é stato battezzato, non é accessibile al pubblico.

Qui sono conservati i pezzi più importanti della collezione di proprietà della USGA.

I bastoni usati dal Presidente Roosvelt prima che la polio lo costringesse sulla sedia a rotelle.

Il foulard che Babe Didrikson Zaharias (una delle donne più importanti nella storia del golf USA) indossò alle Olimpiadi del 1932, dove vinse due medaglie d’oro nell’atletica.

Un putter utilizzato sul Monte Everest.

Migliaia di scores risalenti agli anni ’20.

Tutto quello che si trova qui viene spostato a rotazione nelle sale superiori del museo, accessibili al pubblico.

La USGA organizza anche mostre temporanee in occasione dei campionati che gestisce o in altre occasioni particolari.

Per quanto riguarda la LIbrary, la collezione é composta da più di 100.000 tra libri, riviste, lettere e documenti.

E’ possibile consultarli, dietro apposita autorizzazione, in una sala che si trova proprio accanto a The Vault.

“Questo é un altro dei motivi per cui vale la pena fare il viaggio per raggiungerci” ha continuato la Maravetz

“Noi possiano spedire copia dei documenti via e-mail, ma é una via non paragonabile all’esperienza di venire qui”.

Inserire lo USGA Golf Museum & Library nella bucket list.

Fatto.

(fonte bostonglobe.com)

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