Situato nelle Sandhills della Carolina del Nord, Pinehurst è più di un golf resort, è la mecca del golf americano sulla costa Est. Con l’apertura del decimo campo un mese fa, e molti altri campi nei dintorni, a Pinehurst si può giocare per settimane senza mai restare a corto di scelte.
La prossima settimana lo U.S. Open tornerà ad essere giocato a Pinehurst No.2. Questo percorso è un simbolo della tradizione golfistica americana e un capolavoro senza tempo. Noto per i suoi green “a scodella rovesciata” e i suoi fairway ondulati, tra le buche del No.2 si sono scritte molte pagine della storia del golf.
Gli Inizi e il Capolavoro di Donald Ross
La storia di Pinehurst inizia alla fine del XIX secolo, quando James Walker Tufts, un ricco filantropo di Boston, acquistò 5.000 acri di terreno nelle Sandhills della Carolina del Nord per creare un centro di salute. Il terreno sabbioso e la bellezza naturale dell’area presto attrassero i golfisti; nel 1985 aprì il primo campo, e nel 1901 fu inaugurato il No.2.
Donald Ross, designer di campi da golf scozzese recentemente emigrato negli Stati Uniti, fu assunto per supervisionare i campi di Pinehurst. Ross arrivò a Pinehurst nel 1900 e, pur viaggiando per tutto il continente e diventando l’architetto più prolifico di inizio ‘900, mantenne sempre la sua base a Pinehurst, in una casa vicino al campo No.4 che oggi è un museo dedicato al suo lavoro.
Ross continuò a perfezionare il No. 2 fino alla sua morte nel 1948, trasformando Pinehurst No. 2 in un capolavoro dell’architettura del golf. La sua filosofia era quella di progettare campi che mettessero alla prova i migliori giocatori ma fossero equi e divertenti per il golfista medio. Per farlo basò la strategia del percorso su fairway ampi e green diabolici, protetti da pendenze a uscire e circondati da molto fairway per permettere ai colpi sbagliati di rotolare lontano dalla bandiera.
Una storia di grandi tornei
Nei suoi più di 125 anni di storia, Pinehurst No. 2 ha ospitato numerosi Major e grandi tornei, consolidando la sua reputazione come sede di primo piano per gli U.S. Open. Inizialmente il campo guadagnò grandi attenzioni quando ospitò il North and South Open, a partire dal 1902, e il North and South Amateur, attirando in North Carolina i migliori giocatori del paese.
Nel 1951 si giocò qui la Ryder Cup, segnando l’ingresso di Pinehurst No. 2 sulla scena globale. Il campo entrò nell immaginario collettivo con lo U.S. Open del 1999, dove la drammatica vittoria di Payne Stewart e la sua famosa celebrazione lasciarono un segno indelebile nella memoria degli spettatori e nella storia del golf.
Pinehurst No. 2 ha ospitato nuovamente l’U.S. Open nel 2005 e nel 2014. Con lo U.S. Open del 2014, vinto da Martin Kaymer, Pinehurst No. 2 divenne il primo campo a ospitare il torneo maschile e femminile nello stesso anno.
Il restauro di Coore & Crenshaw
Pinehurst No.2 è famoso nel mondo dell’architettura dei campi da golf per essere il primo grande campo ad affrontare un restauro totale, tra il 2008 e il 2011.
Alla fine del ‘900 il campo aveva subito numerosi cambiamenti che si discostavano dalla visione originale di Ross. I fairway con il tempo erano stati ristretti e il rough era stato avvicinato ai green, e il tappeto erboso era mantenuto molto più morbido del dovuto.
Nel 2008, gli architetti Bill Coore e Ben Crenshaw furono incaricati di restaurare Pinehurst No. 2 alla sua antica gloria. Il loro restauro si concentrò nel recuperare l’estetica naturale e gli elementi strategici dei green che Ross aveva così meticolosamente creato.
Il restauro di Coore & Crenshaw comportò la rimozione del rough e l’allargamento dei fairway, la reintroduzione di aree sabbiose naturali e l’esposizione della flora nativa dell’area. Questo sforzo non solo riportò gli elementi visivi e strategici progettati da Ross, ma migliorò anche la sostenibilità, riducendo l’uso dell’acqua e i costi di manutenzione.
Il risultato fu un ritorno alla bellezza selvaggia e alla complessità strategica del design di Donald Ross. Il restauro fu ampiamente elogiato per aver onorato la storia del campo migliorandone la giocabilità e l’impronta ecologica, e iniziò un effetto domino che ha portato negli ultimi dieci anni la maggior parte dei grandi club americani a restaurare i propri percorsi riportandoli al loro stato originale.
Pinehurst No. 2 è un testamento al fascino dei campi da golf della Golden Age of Golf Cuorse Architecture, e a come questi campi possano testare ancora oggi i migliori giocatori al mondo. Dal lavoro magistrale di Donald Ross al restauro di Coore & Crenshaw, Pinehurst No. 2 rimane una delle migliori sedi dello U.S. Open, e una delle poche che è aperta al pubblico e giocabile da chiunque.